|
|
|
Ripetizioni di Vie Classiche sulle Dolomiti viste con gli occhi di Karpos e dei suoi ambassador. Manrico Dell'Agnola ci porta alla scoperta ddella via "Orizzonti di Gloria" sul Piccolo Lagazuoi.
di Manrico Dell'Agnola
"Non è giornata per grandi cose, oggi con noi vengono Alcide ed Andrea, ma anche Paolo non ha voglia di "scannarsi", in pianura il caldo è torrido ed in montagna i temporali sono sempre in agguato. Io non ho passione per gli spit ma un po' per pigrizia, un po' per l'età, non li disdegno più. Pochi tiri, ma molto belli, ci portano all'ultima lunghezza, uno spigolo non troppo difficile, ma aereo e divertente... anche oggi abbiamo arrampicato in uno dei luoghi più belli del mondo."
![]() Ci sono giornate da dedicare a grandi imprese e aperture di vie e ci sono giornate incerte in cui il meteo non è molto favorevole in cui bisogna "accontentarsi" di scalate meno impegnative. È quello che ha pensato il forte scalatore Manrico Dell'Agnola, uno degli alpinisti ambassador di KARPOS, nell'affrontare la Via Orizzonti di Gloria, da lui stesso definita "un'interessante alternativa in un giorno di tempo incerto". Invero si tratta di una via di roccia di tutto rispetto, con difficoltà fino al 6b (VII) e passaggi obbligatori di VI-, per cui di certo non una passeggiata da fare con il cielo nuvoloso. Ma del resto non si tratta di un rocciatore alle prime armi che deve accontentarsi di vie di III e IV! Per cui eccolo qui alle prese con questa via sulla parete sud ovest del Piccolo Lagazuoi in una delle puntate di "Le vie di Karpos", ovvero ripetizioni di Vie Classiche sulle Dolomiti viste con gli occhi di Karpos e dei suoi ambassador. ![]() RELAZIONE DELLA VIA ORIZZONTI DI GLORIA Parete sud ovest del Piccolo Lagazuoi Apritori: Roland Galvagni, Diego FIlippi, Gino Mittemberger (2005) Salita interessante e divertente su roccia sempre ottima e chiodata a spit. Le soste sono sempre comode e sicure, da queste ci si può anche calare, la via è logica in certi tratti, mentre in altri si deve seguire la linea dettata dai chiodi. Scalata ideale per riempire un pomeriggio di tempo incerto, non difficile, ma nemmeno banale. Sulle guide la difficoltà tecnica è leggermente sottovalutata, qui ho cercato di mantenermi in linea con le più attendibili falesie, perché è di arrampicata sportiva che si tratta. Difficoltà: fino al 6b (VII) obbligatorio il VI- Tempo : 2/3 ore Sviluppo : 250 m Materiale : 12 rinvii ![]() Attacco: dal piazzale della funivia del passo Falzarego si sale la prima rampa della pista, per imboccare l'evidente sentiero che verso sinistra (ovest), porta sotto le pareti, poi per traccia su ghiaione sino all'attacco (molto evidente a destra di un canale-fessura annerito dall'acqua). 1) Si sale una facile placchetta sino ad una cengia, poi sempre dritti, prima superando uno strapiombetto poi per placca grigia alla sosta (35 m, IV e V). 2) Dritti fin sotto ad una "pancia" tecnica, superata questa ci si sposta a destra seguendo una linea di spit che traversa in salita, dopo questo tratto difficile, delle placche lavorate portano ad una cengia con 2 spit e cordini (40 m, 6a+ delicato poi V e VI). 3) Dalla sosta, dritti, poi verso sinistra ad uno spit, quindi rientrando un po' verso destra per stupende placche alla sosta (35 m, IV e V). 4) Leggermente verso destra per scorrevoli placche fino ad una cengia che si segue ancora verso destra fin oltre uno spigoletto, non sostare sotto la fessura nera ma 7/8 metri a destra (40 m, IV e IV+). 5) Si sale su roccia gialla a destra della sosta (spit). Più su, una sequenza di buoni appigli porta a sinistra sullo spigolo che si segue sino a sfasciumi che si risalgono per una quindicina di metri(50 m, 6a e VI). 6) Per sfasciumi verso destra ad uno strapiombo nero con spit, (VI evitabile per cengia a sinistra) poi, superando altri due strapiombetti ad una fascia più facile e quindi ad altri sfasciumi fin sotto ad uno strapiombo giallo (60 m, VI poi V e V+). 7) Si supera direttamente e su buone "maniglie" lo strapiombo approdando ad una zona facile che porta a placche molto compatte ( spit, se si supera direttamente la placca è un 6b, altrimenti a destra VI) successivamente un tratto molto bello e un po' più facile porta ad uno spigolo aereo, che si sale in opposizione fino alla cima dello stesso (40 m, 6b o VI) ![]() Discesa: dall'uscita della via si piega a sinistra, direzione ovest, fino ad incrociare l'evidente sentiero che, con un po' di ferro ed un ponte sospeso, riporta in breve al Passo Falzarego. Se si vuole invece riempire la giornata si può, percorrendo all'inverso il sentiero prima descritto, in una mezzoretta di facile cammino salire sino al rifugio Lagazuoi, ottimo cuoco e birra, per poi ridiscendere per le gallerie, per la pista o con la più comoda funivia al Passo. Per informazioni su Karpos visitare: www.sportful.com/karpos |
Link sponsorizzati, in qualità di Affiliato Amazon vienormali.it riceve un guadagno dagli acquisti idonei. |
|
KONG Mouse![]() |
CT Serie Friend![]() |