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La neve che non ti aspetti fra ciaspolate e alpinismo invernale
La notevole diversità ambientale della Basilicata la rende una regione in grado di offrire tutto l'anno attrattive naturalistiche e paesaggistiche uniche in Italia, tanto da poter essere suddivisa in sei differenti aree:
1) Vulture e Melfese a nord est, con altopiani coltivati e alternanza di boschi e vigneti 2) Potentino e Dolomiti Lucane a nord ovest, con una prevalenza di boschi e montagne con un'altezza fra i 1200 e 1600 metri 3) Lagonegrese e Pollino a sud ovest, la vera montagna lucana con cime che superano i 2000 metri di altezza e ampie foreste 4) Val d'Agri al centro ovest, un altopiano che segue il corso del Fiume Agri fino a convergere nella piana di Metaponto 5) Collina Materana al centro est, caratterizzata da brulle argille e calanchi 6) Metapontino a sud-sud est, una vasta pianura alluvionale che termina con una costa bassa e sabbiosa Sono proprio le caratteristiche morfologiche della Basilicata a determinare un clima che cambia di zona in zona, con la parte orientale della regione che risente dell'influsso del Mare Adriatico a cui si contrappone l'orografia del territorio e l'altitudine irregolare delle montagne. Procedendo dalla costa verso l'interno della regione già a partire dai 300-400 metri di quota gli inverni divengono rigidi e umidi e la neve può fare la sua comparsa diverse volte all'anno da novembre a marzo inoltrato. Ma è la parte di montagna appenninica quella in cui gli inverni risultano molto freddi, soprattutto oltre i 1000 metri di quota, dove la neve al suolo rimane fino a metà primavera o, sui rilievi maggiori, fino alla fine di maggio. Ad esempio a Potenza, il capoluogo regionale posto a 819 metri s.l.m., l'inverno può essere molto nevoso e le temperature possono scendere anche di molti gradi sotto lo zero, risultando tra le città più fredde d'Italia. E sono proprio le nevicate invernali a rendere ancora più attraenti le montagne lucane, così vestite di bianco e attrezzate con impianti sciistici come quelli dei comprensori di Sellata-Arioso, di Viggiano, del Monte Volturino, del Sirino, le piste di Rotonda, di Viggianello e Terranova del Pollino. Località in cui poter praticare lo sci alpino, lo sci di fondo, lo snowboard con la guida di maestri di sci oppure percorrere itinerari scialpinistici o con le racchette da neve con guide specializzate. Ammantate di bianco le montagne lucane offrono selvaggi scenari naturali in cui avventurarsi in salite alpinistiche invernali fra creste e canali di neve e ghiaccio. ![]() Per gli amanti della montagna anche in inverno sono tante le possibilità offerte dalla Basilicata, sempre all'insegna dell'avventura e della vita all'aria aperta: CIASPOLATE Dire "Basilicata + neve" significa dire Pollino, luogo ideale in cui effettuare lunghe escursioni sulla neve con le ciaspole ai piedi. Il Parco Nazionale più grande d'Italia offre innumerovoli percorsi per questo tipo di attività sulla neve, da semplici passeggiate a bassa quota a escursioni più impegnative fin sulle cime oltre i 2000 m. E lo spettacolo non finisce di giorno: nelle notti di luna piena le ciaspolune, escursioni notturne con le racchette da neve, vi porteranno a vivere magiche avventure nel silenzio dei boschi ammantati di neve. Il tutto accompagnati da guide esperte che vi porteranno alla scoperta delle fantastiche forme ricoperte di neve create dal Pino Loricato, albero simbolo del Parco del Pollino. Due proposte su tutte: Ciaspolata Colle Impiso - Bivacco di Gaudolino: In circa 4 ore andata e ritorno, una lunghezza di circa 8 km e un dislivello in salita di 200 m e altrettanti in discesa si parte dal Colle dell'Impiso e si scende verso il Torrente Frida e il Piano di Vacquarro Basso, sovrastato dal Monte Timpone di Mezzo, spartiacque della catena centrale del Pollino. Attraversata tutta la distesa bianca si costeggia il corso del Frida e si sale per entrare di nuovo nella faggeta. Raggiunto il Piano di Vacquarro Alto lo sguardo spazia sul versante settentrionale della Serra del Prete, con l'evidente conca sulla cima occupata da un ghiacciaio al tempo della glaciazione wurmiana. Passando per la fontana Spezzavummola si prosegue fino a raggiungere il Piano Gaudolino, uscendo dal bosco su una radura innevata dove sorge il Bivacco Gaudolino, recentemente trasformato in una baita per gli escursionisti e da cui ammirare i Pini Loricati abbarbicati sulle creste rocciose del Monte Pollino. ![]() Ciaspolata degli Dei: Un percorso più impegnativo di 14 km di lunghezza e 550 metri di dislivello che in circa 7 ore permette di raggiungere la cima della Serra Crispo (2050 m) e tornare al Colle dell'Impiso. Si tratta di uno degli itinerari più belli, tnato da essere chiamato "Giardino degli Dei" perché qui crescono i più bei Pini Loricati del Pollino. Dal Colle dell'Impiso si scende verso i Piani Vacquarro, da cui si prosegue sulla strada lungo il Torrente Frido e ci si addentra nella foresta di faggi. Si risale alla radura del Piano Rummo e si prosegue in salita fino al Piano Toscano, da cui appaiono la Serra delle Ciavole, la Serra Dolcedorme e il Monte Pollino. Si giunge quindi alla Grande Porta del Pollino, il passo che divide Serra delle Ciavole da Serra della Porticella. Raggiunta quest'ultima si prosegue lungo il suo crinale attraversando un altro eccezionale gruppo di Pini Loricati fino alla cima della Serra Crispo, da cui, nelle giornate limpide, si scorge anche il profilo della costa ionica da Taranto a Sibari. SCIALPINISMO E ALPINISMO INVERNALE La memoria alpinistica invernale del Parco Nazionale del Pollino, il più esteso d'Italia, e del Parco Nazionale dell'Appennino Lucano Val d'Agri Lagonegrese, che ne è il più giovane, riguarda solo avvenimenti recenti o recentissimi; tra i fattori determinanti questo stato di cose, al primo posto vi è certo una diffusa cultura di montagna fondamentalmente basata sul trekking, tramandatasi tal quale per troppo lungo tempo. In Calabria e Basilicata le attività invernali legate a neve e ghiaccio si attuano in genere tra l'inizio di dicembre (negli anni più fortunati) e la metà o la fine di aprile (in quelli più freddi) e con alterne fortune dipendenti dall'estrema variabilità meteorologica e dai forti sbalzi di temperatura cui i monti di queste zone sono sottoposti: lo scirocco è di solito il primo imputato (insieme al libeccio) della veloce trasformazione dello strato nevoso che, se in molti casi porta all'auspicabile rapido consolidamento del fondo di pendii e canali, in altri è il responsabile della sua completa scomparsa in zone in cui solo pochi giorni prima si poteva valutare consistente e abbondante. Da ciò è facile dedurre che qui, molto più che in altre latitudini, l'alpinista soddisfatto sarà quello capace di cogliere l'attimo giusto per il singolo itinerario, cosa niente affatto agevole soprattutto per chi, non del posto, non ha possibilità di contatto preventivo. ![]() Sulle possibilità alpinistiche della Basilicata, soprattutto invernali, ha pubblicato una splendida guida di ben 416 pagine l'alpinista Guido Gravame (Ed. Idea Montagna Editoria e Alpinismo, 2015): ![]() Guida alpinistica a 180 vie di ghiaccio, roccia e scialpinismo Le relazioni di 76 vie di ghiaccio, 32 itinerari di scialpinismo, 71 vie di roccia, 2 vie ferrate e 9 falesie nell'Appennino Lucano e Parco del Pollino, con foto, tracciati e relazioni dettagliate. La guida più completa per vivere il verticale durante le quattro stagioni in una delle zone più belle dell'Italia Meridionale: ben 180 vie alpinistiche, alcune dei quali poco note, suddivise in schede con descrizione dettagliata dei percorsi di avvicinamento e salita, difficoltà, lunghezze dei tiri di corda, soste, punti di calata, foto a colori con tracciato della via e schizzi tecnici delle vie di arrampicata. Ben 180 vie scelte nei gruppi del Sirino, Volturino, Parco del Pollino, Raparo, Monte Alpi, Monte Sellaro, Timpa Falconara, Pietra del Demanio, Timpa di Porace e tante altre zone selvagge e affascinanti dell'Appennino Lucano. La guida si compone di 5 parti ben distinte, corrispondenti alle 5 attività verticali praticabili nei Parchi del Pollino e dell'Appennino Lucano. La zona ha vissuto l'incursione, circa 35 anni fa, di uno dei più grandi alpinisti italiani, Alessandro Gogna. Il fortissimo e celebre alpinista genovese pubblicò infatti il libro Mezzogiorno di Pietra, rendendosi protagonista di un lungo viaggio di ricerca tra canyoning, arrampicate e trekking negli allora quanto mai vergini territori montuosi del Sud Italia, dedicando un intero capitolo alla zona del Pollino. ![]() Questa guida presenta quindi una selezione di vie alpinistiche fra roccia, ghiaccio e scialpinismo in Basilicata e Calabria, regioni in cui l'arrampicata lancia i primi veri vagiti durante gli anni '90 e quindi, come per le altre discipline montanare, ha qui una memoria storica semi attuale. Guarda tutti i dettagli su questo libro di alpinismo in Basilicata INVERNO SULLE MONTAGNE LUCANE Fra le cime che superano i 2000 metri di altezza in Basilicata ideali per itinerari invernali vi sono tre importanti nomi: Serra del Prete - 2180 m ![]() La Serra del Prete (foto pollinofantastico.blogspot.it) Cima posta sul confine fra Basilicata e Calabria che offre un'ottima vista su tutto il Gruppo del Pollino e sulla Basilicata. Relazione via normale Serra del Prete Serra di Crispo - 2053 m ![]() Serra di Crispo Nonostante sia superata in altezza dalla gran parte delle altre cime principali del massiccio, la Serra di Crispo può essere considerata la più affascinante di queste: posta in un territorio incontaminato e poco frequentato, ospita sulla sua cresta sud il rigoglioso boschetto di splendidi pini loricati detto "Giardino degli Dei". Dalla cima il panorama è superbo: oltre altre grandi cime del Pollino (Serra Dolcedorme, Monte Pollino, Serra del Prete e Serra delle Ciavole), lo sguardo può spingersi a nord ovest fino al Cilento e al Mar Tirreno, a nord sull'Appennino Lucano e ad est sulle Timpe Orientali e il Mar Ionio. Relazione via normale Serra di Crispo Monte del Papa - 2005 m ![]() Il Monte del Papa Il Monte del Papa, con le sue tre gobbe sommitali (una quotata 2003 m e due 2005 m), costituisce l'elevazione principale del Massiccio del Sirino e l'unica cima da 2000 m interamente in territorio lucano. Si innalza quasi isolata a circa 20 km di distanza dalla costa tirrenica, in posizione intermedia tra il basso Appennino Campano (Picentini e rilievi del Cilento) e l'alto Appennino Calabro (Pollino e Monti di Orsomarso). Alle sue pendici sorge lo splendido Lago Laudemio, il più meridionale lago glaciale d'Europa e base di partenza della via normale. Relazione via normale Monte del Papa ![]() Foto di Adalberto Corraro e Gigi Poerio - Infopollino Centro Escursioni Alcuni riferimenti utili: APT BASILICATA - www.aptbasilicata.it TURISMO IN BASILICATA - www.basilicataturistica.it/outdoor PARCO NAZIONALE DEL POLLINO - www.parcopollino.it COLLEGIO REGIONALE MAESTRI DI SCI DELLA BASILICATA: www.maestriscibasilicata.it INFOPOLLINO CENTRO ESCURSIONI: www.infopollino.com Adalberto Corraro: guida escursionistica e autore del libro "Il paradiso delle ciaspole" Tel: 349/2176398 - acorraro@gmail.com - Tel. 338/2333888 - info@infopollino.com Lucania Nordic Fitness Donato Filippi: maestro di sci di fondo e istruttore nordic walking Tel: 328/6469189 - dnt.filippi@gmail.com ADS BASILICATA SPORT & advENTURE Gabriele Lotano: Tel: 320/6062354 - 320/7925823 - basilicatasportadventure@gmail.com ASSOCIAZIONE PIETRASASSOSPORT: 339/3154816 - terramulini@tiscali.it ASSOCIAZIONE ITALIANA GUIDE AMBIENTALI ESCURSIONISTICHE BASILICATA: basilicata@aigae.it Per informazioni: APT Basilicata Via del Gallitello, 89 - 85100 POTENZA Tel. 0971 507611 E-mail: potenza@aptbasilicata.it Via De Viti De Marco, 9 - 75100 MATERA Tel. 0835 331983 E-mail: matera@aptbasilicata.it sito web: www.aptbasilicata.it |
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