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![]() La cima con a sinistra il canale della via normale, a destra la variante di salita |
Regione: Lombardia (Bergamo) ![]() Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Concarena Provincia: Bergamo Punto di partenza: Schilpario (q. 1120 m) - Val di Scalve Versante di salita: N-SW Dislivello di salita: 1370 m - Totale: 2740 m Tempo di salita: 4,00 h - Totale: 6,45 h Periodo consigliato: primavera - autunno |
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Inconfondibile piramide rocciosa che domina la Val di Scalve e insieme al M. Sussino a NE e le Cime di Varicla - Cima Moren a SW forma un piccolo gruppo montuoso di fattezze dolomitiche. La cima può essere raggiunta sia da S-E dal versante bresciano con due vie di salita per il Rif. Laeng, che da N-W dal versante bergamasco salendo da Schilpario. Salite su canaloni rocciosi, qualche passaggio su roccette e terreno un po' friabile in un ambiente dolomitico con ampio panorama su Val Camonica e Alpi Orobie Bergamasche.
Giunti a Schilpario, prima del ponte sul torrente, girare a destra entrando nel Piazzale degli Alpini con parcheggio e proseguire seguendo le indicazioni per un altro parcheggio poco sopra. Parcheggiare qui e seguire la strada forestale cementata proprio sopra il parcheggio che costeggia una recinzione ed un campo. Seguire tutta la strada a tratti cementata e a tratti sterrata che sale in 50 minuti alla Malga bassa di Voia. Presso dei cartelli che indicano per il Pizzo Camino verso destra attraversare il pascolo per scarsa traccia nell'erba, restando sulla destra orografica di un ruscello, in direzione del bosco verso un masso triangolare con segnavia n. 423. Il sentiero ora diventa ben evidente e risale il volloncello con il ruscello fino ad una netta curva verso sinistra (segnavia). Seguendo i segnavia per tratto boscoso si sale ad un pianoro erboso con cartelli nei pressi della Malga alta di Voia, dove si ricongiunge anche il sentiero da Malga Epolo. Proseguire verso destra risalendo fino al Passo di Cornabusa (30 min dai cartelli, 1 h dalla Malga bassa di Voia). Subito a destra del passo in pochi minuti si può raggiungere il roccione di Corna Busa con il caratteristico foro nella roccia.
Dal passo seguire il sentiro nel'erba verso sinistra in lieve discesa che compie un arco sotto i ghiaioni nord del Pizzo Camino. Si attraversa una zona di grandi massi seguendo i segnavia e si riguadagna il sentiero che aggira un grosso sperone roccioso che divide il ghiaione N da quello W. Aggirato lo sperone seguire i segnavia per ripida e a tratti instabile traccia che risale tutto il ghiaione sul lato sinistro. Risalire il ghiaione fin quasi la sua sommità e seguendo i segni biano rossi si giunge alla base del canalone NW che piega verso destra e rimane nascosto fino alla fine. Risalire il canalone a forma di esse per neve, se presente (piccozza e ramponi, 35°-40°), o lungo il suo fianco destro per roccette con passi di I e I+, fino a raggiungere la forcella del Camino, una piccola forcella rocciosa con parte finale ripida e un po' franosa. Dalla forcella proseguire per traccia verso sinistra, risalendo a zig zag la costa erbosa con qualche roccetta e raggiungendo in breve il traliccio di ferro sulla vetta, con piccola croce, segnale trigonometrico e ferro di cavallo con campanella!
VARIANTE DI SALITA: in presenza di abbondante neve stabile invece di salire tutto il ghiaione per prendere il canale NW è conveniente salire per l'evidente canale W che si vede durante la risalita del ghiaione sulla destra. Raggiungere la sua base traversando il ghiaione verso destra e risalire tutto il canale con pendenza costante sui 40° restando al centro. A circa 3/4 nella parte alta il canale può risultare interrotto da un saltino di rocce, facile se chiuso da neve, più difficoltoso da salire se con poca neve. L'interruzione è già visibile dalla base del canale, per cui valutare se salirlo o meno in base alle dimensioni dell'interruzione. Nel superarlo fare attenzione alla neve appoggiata alle rocce che può creare un crepaccio periferico. Superato questo tratto più ripido (45-50°) si esce velocemente dal canale sulla forcella fra Pizzo Camino e III° Cima di Varicla. Da qui seguire verso sinistra una breve cengetta erbosa che traversa verso destra sul versante bresciano (non salire direttamente le rocce a sinistra della forcella) e conduce ai pendii erbosi e con qualche roccetta del versante S. Risalirli senza traccia fino a raggiungere la cresta con la forcella del Camino e da lì alla vetta come descritto. Discesa per il canalone NW della via normale.
Come per la salita fino alla base del canalone, poi direttamente per il ghiaione cercando sulla sinistra le linee di ghiaia più fine, raggiungendone la base e il sentiero di salita laddove aggira lo sperone roccioso.
La salita per la via normale dal canalone W o per la variante del canale W sono consigliabili dalla primavera fino a fine giugno, in modo da sfruttare la neve dura e compatta che riduce la fatica delle ghiaie mobili in assenza di neve e il rischio di caduta sassi. Necessita di piccozza e ramponi. Il canale W in assenza di neve si riduce a canale di ghiaie e roccette e può risultare difficoltoso da risalire, in particolare nell'interruzione nella parte alta, per cui a stagione inoltrata o in assenza di neve conviene salire per il canalone della via normale, tutto segnato con segnavia e numero 22. Facile ma faticosa salita con passaggi di I e I+ su roccette.
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Lungo il canale di destra, variante di salita | Sulla cima | Discesa per il canalone della via normale |
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