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Regione: Veneto (Belluno) ![]() Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Dolomitiche - Gruppo Sesto Provincia: Belluno Punto di partenza: Malga Rinbianco (q. 1840 m) Versante di salita: W Dislivello di salita: 350 m - Totale: 700 m Tempo di salita: 1,30 h - Totale: 2,45 h Periodo consigliato: maggio - novembre |
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Cupola poco marcata e coperta di mughi, tagliata da un lungo camminamento bellico, costituisce un contrafforte della Croda de l’Arghena, ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo. Per secoli fu l’avamposto più avanzato della Repubblica Serenissima verso il Tirolo, e oggi segna il confine fra il Cadore e il Sudtirolo. Il sentiero d´accesso è stato riscoperto dal CAI di Auronzo nel 2006 e ripristinato con cura: oggi porta il nome di Silvano De Romedi, appassionato di luoghi selvaggi prematuramente scomparso.
Dalla Malga, raggiungibile in automobile da Misurina per la strada delle Tre Cime, si scende per una carrareccia di guerra in direzione della Val Rinbianco per 15-20 minuti, sino a notare, oltre un ruscello, un cartello che indica il sentiero per lo Scoglio. Lo stesso punto si può raggiungere anche da Landro (Ristorante Tre Cime, q. 1406 m) risalendo la Val Rinbon e la Val Rinbianco (segnavia 102-108) fino a poco dopo il bivio col sentiero segnavia 111 per Forcella dei Castrati - Monte Piana.
S´imbocca il sentiero che sale a svolte, prima dolci poi un poco più ripide, fra fitti mughi e scavalca due colate ghiaiose, lungo la Costa dei Lares fino alla tab. "Osservatorio". A sinistra fra resti di trincee si giunge in breve sulla piatta, quasi inavvertibile sommità dello Scoglio. Proseguendo per una lunga trincea ripulita, si scende con un passaggio terroso (corda fissa, facile) e per una umida galleria di pochi metri si giunge all´osservatorio sulla prua dello Scoglio.
Come per la via di salita, fino al cartello d´inizio del sentiero. Da qui, per compiere un piccolo anello, si può scendere in breve verso destra in Val Rinbianco, incrociando il sentiero segnavia 108, per il quale lungo i pascoli si risale alla Malga.
Interessante dal punto di vista storico e panoramico, la cima si raggiunge con un sentiero tracciato dai fanti della Brigata Marche, che non fu al centro di grandi combattimenti. Ascensione semplice e piacevole, in ambiente solitario e molto panoramica, adatta anche a famiglie, con le dovute cautele.
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