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Regione: Veneto (Belluno) ![]() Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Dolomitiche - Gruppo Vette Feltrine Provincia: Belluno Punto di partenza: Aune (q. 895 m) Versante di salita: S Dislivello di salita: 1550 m - Totale: 1650 m Tempo di salita: 5,00 h - Totale: 8,00 h Periodo consigliato: estate - autunno |
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Più che una vetta, Cima Dodici è la punta più alta di una tormentata cresta rocciosa, abbastanza facile e divertente da raggiungere. Permette un´ampia visione sulla Busa delle Vette e, dall´altra parte, sulla valle del Primiero. Il percorso descritto si snoda lungo gli ambienti occidentali del Parco, suggestivi e poco frequentati. Un itinerario ad anello che prevede la percorrenza di una parte del sentiero tematico "I Circhi delle Vette" e delle antiche conche glaciali che modellano la morfologia nord-occidentale del territorio del Parco. Molteplici le possibilità di salita, ma in ogni caso la parte finale inizia dal passo di Piètena
Da Feltre (BL) si sale verso passo Croce d´Aune e si scende nel versante opposto fino al paese di Aune dove si segue a destra l´indicazione del sentiero CAI 810 che porta su comodo parcheggio gratuito.
Dal parcheggio di Aune si segue il sentiero CAI 810 lungo una ripida strada in cemento che, dopo una serie di casere, diventa sentiero. Si prosegue all´interno dello "Scalon" risalendo un bel bosco di faggio, sempre in modo ripido e faticoso fino a giungere al passo di S. Antonio. Da qui si scende brevemente, aggirando a sinistra un salto roccioso e risalendo poi su pascoli sommitali dove la pendenza del terreno finalmente cala, giungendo in breve alla C.ra Monsampian (q. 1902 m, 2,00 h). La casera offre la possibilità di ricovero d´emergenza (pessime condizioni). Da qui si prosegue lungo il sentiero CAI 817 fino al passo del Pavione (q. 2050 m, 15 min da malga Monsampian) dove si scende per un breve tratto lungo il sentiero CAI 736 fino ad incontrare sulla destra una serie di paletti in legno, con tabella indicativa (a terra), che indicano in modo inequivocabile l´inizio del sentiero tematico "I Circhi delle Vette". Da qui fino a poco prima del passo di Piètena è inutile cercare una traccia, perchè non c´è!... Il percorso è segnalato solo con qualche paletto e da ometti. Tuttavia il percorso è sempre logico e in pratica obbligato. Si attraversano uno dopo l´altro con fare di saliscendi una serie di avvallamenti, più o meno ampi, di notevole pregio ambientale, solitari e suggestivi, sotto le pareti rocciose del Pavione, del Col di Luna e, infine, quelle della Costa dei Piadoch. Si risale infine verso il passo di Piètena (q. 2094 m, 2,30 da C.ra Monsampian). Per raggiungere Cima Dodici, poco sopra passo di Piètena si sale il crinale erboso/pietroso dove risulta più comodo, senza traccia obbligata, puntando direttamente in alto una evidente cresta rocciosa. Poco sotto, a sinistra, si ritrova una traccia che la aggira, ma si può anche agevolmente traversare a destra. Dietro di essa ci si trova in un piccolo valloncello ghiaioso modellato dal tempo e si risale un evidente e ripido, ma breve, pendio pietroso che termina su un piccolo canalino (I, roccia un pò friabile, ripido, scivoloso). Si esce su un altro piccolo valloncello che porta poco sotto la cima, che si raggiunge facilmente con un ultimo piccolo salto (q, 2265 m, 0,30 h da passo Piètena, un piccolo ometto sulla piccola vetta). Sotto la cima è presente una targa del gruppo Artiglieri Alpini di Agordo dedicata a S. Barbara.
Da cima Dodici si torna al passo di Piètena per tracce di salita e da qui si segue facilmente il sentiero CAI 801 dell´Alta Via 2 che conduce al Rif. Dal Piaz (q. 1993 m). Poi ancora giù, facile, verso passo Croce d´Aune (2,30 h da cima Dodici). Al termine del sentiero 801, subito dopo la fontana, a destra si segue una strada forestale che porta verso una serie di casere e che al termine diviene sentiero che scende nel bosco e che riporta al parcheggio di Aune.
Percorso non difficile, ma faticoso, sia nella parte iniziale che in quella centrale lungo l´inesistente sentiero tematico, anche se qui non comporta un dislivello importante. In questo tratto può essere molto utile una mappa digitale che fornisce sempre l´esatta posizione GPS (copertura telefonica assente). Gita da effettuare con tempo buono per l´intero giorno; sconsigliato in caso di nebbia o scarsa visibilità. L´intero percorso richiede comunque un buon allenamento e abitudine di media montagna poco frequentata.
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