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La Via del Guzzi vista da S, dalla Vetta del Sasso Cavallo |
Regione: Lombardia (Lecco) ![]() Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Grigne Provincia: Lecco Punto di partenza: Passo di Cainallo, località Vo di Moncodeno (q. 1410 m) Versante di salita: WNW Dislivello di salita: 1162 m - Totale: 2162 m Tempo di salita: 3,45 h - Totale: 6,45 h Periodo consigliato: Estate – inizio autunno |
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La Via del Guzzi è un itinerario classico per salire al Grignone dal versante di Reléccio, alla pari della Via del Caminetto. Ad ogni modo, delle due, la Via del Guzzi a mio modesto avviso è più interessante e sicuramente più panoramica, mentre le difficoltà, molto relative per entrambe, si equivalgono EE/EE+
Le roccette che precedono la Bocchetta del Guzzi in alcuni tratti sono attrezzate con catene, come pure alcuni passaggi nella parte superiore della Via della Ganda.
L’itinerario è interamente segnalato da cartelli e da numerosi segnavia di diverso colore. Dalla partenza fino al Rifugio Bietti si segue il segnavia 24. Da questo rifugio alla Bocchetta del Guzzi e lungo la cresta di Piancaformia il 28. Nell’ultimo tratto, quando dalla cresta si scende a confluire nella Via della Ganda, il 25.
Ad inizio stagione, nella parte superiore della Via della Ganda, potrebbero essere necessari i ramponi, dato che qui la neve permane a lungo.
Da Varenna, sulla riva orientale del Lago di Como, si prende la strada per Perledo, Esino Lario, Passo di Cainallo. Si prosegue, sempre su strada asfaltata, fino al suo termine in località Vo di Moncodeno, dove c’è un parcheggio molto ampio.
Poco sopra il parcheggio, al termine del breve prato, ci sono diversi cartelli indicatori, quello che interessa riporta il segnavia 24 Rif. Bietti, Rif. Brioschi e si sale ripidamente e a lungo nel bosco. Ad ogni bivio si segue il segnavia 24 e in circa 40 minuti si arriva alla Bocchetta di Prada (q. 1626 m). Da qui si prosegue a sinistra, seguendo sempre il segnavia 24 e poco più avanti in salita si raggiunge la caratteristica Porta di Prada, un bellissimo arco roccioso naturale. Il sentiero diventa ora molto altalenante, dentro e fuori da diverse coste e si oltrepassano diversi canali, fino a raggiungere il Rifugio Bietti-Buzzi (q. 1719 m). Circa h 1.30/1.45 dalla partenza.
Dietro il rifugio si imbocca il sentiero con il segnavia 28 Via Guzzi, Rifugio Brioschi. Si risale il lungo costone erboso con numerose svolte. Nella parte superiore si traversa un canale verso sinistra e si prosegue su terreno più ripido, un poco più roccioso ma sempre facile. Alcuni passaggi sono prudenzialmente attrezzati con catene, compreso il canaletto finale che sbuca alla Bocchetta del Guzzi (q. 2095 m), dove si trovano diversi cartelli.
Lungo la successiva cresta i segnavia sono inizialmente assenti ma la traccia è evidente e più avanti riappariranno, anche se molto sporadici. Da questa bocchetta si segue quindi verso destra la facile Cresta di Piancaformia. Dopo un tratto pianeggiante si appoggia a sinistra del filo di cresta e si raggiunge una prima sommità. Si prosegue principalmente lungo la cresta o poco a sinistra della stessa, con andamento leggermente altalenante. Si supera un breve tratto roccioso un poco affilato ma facile (I°) e si continua fino a raggiungere una grotta verticale con 2 spit per calarsi all’interno. Ovviamente la si tralascia e si prosegue sulla destra per un breve tratto roccioso, aggirando in questo modo a S una cimetta. Questa è l’unica volta che si aggira a destra il filo di cresta.
Nel prosieguo ci si tiene sulla sinistra e in leggera discesa fino a raggiungere il punto in cui è stata ripresa la 3a immagine di dettaglio. Da qui, dopo aver superato un breve risalto, la traccia inizia a traversare in discesa su terreno detritico, fino ad immettersi nel segnavia 25 della Via della Ganda. Si sale poi gradualmente su resti di neve ad inizio stagione, ghiaioni e brevi tratti rocciosi attrezzati con catene. Dopo un pendio ghiaioso ci si immette nel canale finale roccioso, attrezzato con una lunga catena. Pochi metri sopra si raggiungere il Rifugio Brioschi (q. 2403 m) e poi la vetta (q. 2409 m). Circa h 2.00/2.15 dal Bietti.
Per la Via della Ganda (segnavia 25) passando dal Rifugio Bogani e l’Alpe di Moncodeno.
Oppure, per la Via della Ganda (segnavia 25) fino al Rifugio Bogani, e da qui per il segnavia 19 che conduce alla Bocchetta di Piancaformia, alla Bocchetta di Prada e quindi si ritorna al Vo di Moncodeno.
Dalla Cresta di Piancaformia e possibile scendere verso N e proseguire per la Via della Ganda in diversi punti, anche dalla Bocchetta del Guzzi. Ma il percorso riportato nella descrizione salita è decisamente più interessante.
Il Rifugio Bietti, dalla parte alta della Via del Guzzi | A poche decine di metri dalla Bocchetta del Guzzi (versante S) | Da qui si scende gradualmente verso la Via della Ganda (dove c’è la neve) |
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