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Il Pizzo Tre Confini dal Passo Bondione e l’itinerario di salita |
Regione: Lombardia (Bergamo) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Prealpi Lombarde - Gruppo Alpi Orobie Provincia: Bergamo Punto di partenza: Valbondione (BG), frazione Grumetti (q. 950 m) Versante di salita: Vari Dislivello di salita: 1950 m - Totale: 3900 m Tempo di salita: 4,30 h - Totale: 8,30 h Periodo consigliato: luglio-ottobre |
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Si trova sulla catena che cinge a S la Valle del Trobio, Tra il Monte Gleno e il Pizzo Recastello. Nonostante la modesta mole è una cima molto frequentata, sia per la facilità d’accesso sia per il notevole panorama, data la ragguardevole altezza di poco inferiore alle due cime precitate. Stupenda è la visione che offre in particolare sul Monte Gleno. La via normale riportata qui di seguito è la più facile per raggiungere la vetta. In pratica, dalla conca del Barbellino si segue il sentiero segnalato per il Rifugio Tagliaferri (segnavia 321) fino al Passo Bondione. Poi, su traccia non segnalata ma evidente, si risale il facile pendio erboso SSW del Pizzo Tre Confini, si scavalca senza problemi la sua cresta SW e per l’elementare fianco occidentale di questa cresta si accede alla vetta. Non essendoci alcun passaggio esposto, l’itinerario è alla portata di tutti gli escursionisti allenati ad affrontare il considerevole dislivello, che si può ovviamente dividere in due giorni pernottando al Rifugio Curò.
Da Bergamo e dintorni si prende la SP ex SS 671 della Valle Seriana, fino al bivio per Clusone, poi la SP 49 fino a Valbondione, località Bondione. Al bivio che c’è all’entrata di questo paese si prende a destra, si attraversa subito sopra un ponte il Fiume Serio e poco più avanti si curva a sinistra della chiesa. Dopo circa un centinaio di metri in salita, sulla sinistra c’è un grande parcheggio e il palazzetto dello sport all’interno del quale c’è l’ufficio turistico, dove si può acquistare il Pass parcheggio, valevole su tutto il territorio del comune di Valbondione. Il prezzo per un giorno è di € 5.00, per 2 o 3 giorni € 8.00. Eventualmente, il Pass parcheggio lo si può acquistare anche all’esterno dell’ufficio turistico, dove c’è una cassa automatica oppure presso alcuni esercizi pubblici.
Per salire al Rifugio Curò lungo la pista sterrata che poi diventa mulattiera (segnavia 305) abbiamo 2 varianti di partenza da Valbondione che poi convergono quasi subito. La seconda permette di risparmiare circa 15 minuti di cammino e una cinquantina di metri di dislivello. Vi è poi una terza variante che prende avvio dalla frazione Lizzola
Variante 1, dalla frazione Beltrame (q. 900 m):
dal grande parcheggio nei pressi del palazzetto dello sport ci s’incammina in salita lungo la strada asfaltata e si prende la via on.le T. Pacati. Un centinaio di metri più avanti si compie un tornante destrorso e si prosegue ancora per un altro centinaio di metri, fino ad un bivio, dove si prende, a sinistra, la via Curò che all’inizio riporta diversi cartelli indicatori per i Rifugi Curò, Consoli e Barbellino. Si segue la strada che sale con pendenza costante, inizialmente ancora asfaltata, poi sterrata e che si addentra in un fresco bosco (segnavia 305). Nel prosieguo si incrocia, a sinistra, il sentiero che sale dalla frazione Grumetti, la seconda variante di partenza.
Variante 2, dalla frazione Grumetti (q. 950 m):
dopo aver acquistato il Pass, si esce dal parcheggio del palazzetto dello sport e si sale lungo la strada. Dopo un centinaio di metri si prende la prima deviazione a sinistra (via Beltrame) e la si segue per circa 1 km o poco più. Al termine della strada c’è una grande cappella della Madonna della Montagna e un ampio parcheggio dove lasciare l’auto. S’imbocca quindi la sterrata che aggira la cappella e poi il sentiero che sale a destra. Poco sopra ci sono dei cartelli, si prende a destra il sentiero 305B e si sale nel fitto bosco con sostenuta pendenza, per circa 20 minuti, fino ad incrociare la pista sterrata della prima variante che sale da Beltrame.
Variante 3, dalla frazione Lizzola (q. 1259 m):
dopo aver acquistato il Pass, si esce dal parcheggio del palazzetto dello sport e si sale lungo la strada (via on.le T. Pacati) per circa 6 km, fino a Lizzola. Si oltrepassano in salita le case del paese fino ad un bivio, dove si devia a sinistra sulla via Manina (indicazione anche per Rifugio Curò). Dopo poche decine di metri, sulla sinistra c’è un ampio parcheggio dove lasciare l’auto. Si imbocca quindi la strada in leggera discesa e di fianco alla chiesa, seguendo le indicazioni (Rifugio Curò a h 2.45) e il segnavia 306 si prende una stradina sterrata che ben presto diventa sentiero e sale per prati. Poco più in alto si entra nel bosco e si prosegue sul sentiero che rimane sempre ben evidente e segnalato. A ripidi strappi si susseguono traversi pianeggianti con brevi saliscendi, per un lungo tratto. All’uscita del bosco si traversa una colata di detriti e poi si prosegue sul sentiero con ripide salite ma con percorso nel complesso molto più altalenante. Infine si scende per un buon tratto fino a raggiungere, all’ultimo tornante, la mulattiera del sentiero classico delle precedenti varianti. A conti fatti, ci si impiega di più che a partire da Grumetti, si perde quasi tutto il dislivello iniziale ed inoltre il percorso è più faticoso. A mio avviso la variante 2 è quindi la migliore.
Ad ogni modo, sia che si parta da Beltrame o da Grumetti, si segue a lungo la pista sterrata, dentro e fuori da numerosi valloncelli ma sempre in direzione NE. Oltrepassata la Valle Veggiolo la stradina si trasforma in una larga mulattiera e si compie il primo tornante che è destrorso. Poco più avanti c’è un bivio, la mulattiera prosegue comodamente a destra con qualche tornante. Se invece si vuole abbreviare un po’ il percorso, si prende, a sinistra, la variante con segnavia 305A. Questo sentiero, non riportato sulla carta della Kompass, sale ripidamente e in alcuni tratti è attrezzato con catene, ma in condizioni normali è elementare sebbene un pò umido. Ad ogni modo, dopo circa h 2.00/2.15 di cammino si arriva, prima all’Ostello Curò e 30 metri dopo al Rifugio Curò (q. 1895 m) che si trova alto, sopra la sponda meridionale del Lago artificiale di Barbellino.
Si segue ora il sentiero quasi pianeggiante che aggira il Lago di Barbellino sulla sponda meridionale, per poche centinaia di metri. In prossimità del ponte sul torrente che scende dalla Val Cerviera si prende, verso destra, il sentiero segnalato per Rifugio Tagliaferri h 4,30 - laghetti Val Cerviera h 1,30 – Itin. Nat. A. Curò. Il sentiero sale per un buon tratto ripido a destra del torrente della Val Cerviera fino a sbucare in un vasto piano allungato. Si attraversa quasi subito il torrente sopra un ponticello e poi si prosegue nella valle. Più avanti si sale a sinistra, per aggirare una fascia rocciosa che sbarra la valle.
Seguendo sempre i segnavia si arriva poi ad un bivio segnalato, dove si tralascia a sinistra la via normale per il Pizzo Recastello e si prosegue a destra con il segnavia 321. Poco più avanti c’è una breve discesa nella quale si perdono una ventina di metri di dislivello e poi si affronta la salita (vedi 1a immagine di dettaglio) su pendio detritico e resti di neve, che conduce ad una sella sulla cresta SW del Pizzo Tre Confini. Da questo valico, sempre su traccia segnalata, si scende verso sinistra, perdendo circa 50 metri di dislivello e si arriva in una vasta conca, ai piedi del pendio erboso dell’anticima SW della nostra montagna.
Su traccia segnalata si traversa a destra e si va a raggiungere il Passo Bondione (q. 2680 m). Raggiunto il valico (vedi immagine principale) si segue l’evidente traccia che risale il ripido ma elementare pendio di erba e detriti. In prossimità di un affioramento di rocce rosse si scavalca la cresta SW e poi si prosegue lungo il facile e detritico fianco occidentale della cresta (traccia) e in breve si arriva sulla vetta, dove c’è un trespolo con una campanella.
Abbiamo 3 possibilità:
1) Come per la salita.
2) Dal versante W, su detriti. In questo caso ci si ricollega poi con l’itinerario della via normale del Pizzo Recastello e si ritorna al Rifugio Curò e quindi a Grumetti. Non avendolo percorso non posso fornire indicazioni precise, probabilmente EE/F.
3) Affrontare la traversata di cresta fino al Monte Gleno (PD-), vedi relazione Pizzo Tre Confini – Monte Gleno.
NOTA 1
Il Rifugio Curò è aperto tutti i giorni da inizio giugno a fine settembre, solo nei fine settimana a maggio e da fine settembre ad inizio novembre. Tel: 0346 44 076
Il Rifugio Consoli (nell’estate 2020 chiuso per ristrutturazione) è aperto tutti i giorni i mesi di luglio e agosto e solo nei fine settimana in giugno, settembre e ottobre. Tel: 328 96 65 944
NOTA 2
L’ufficio turistico di Valbondione, molto comodo per l’acquisto del Pass parcheggio, non è sempre aperto. Il numero di telefono è: 0346 44665. Il sito internet: www.turismovalbondione.it
NOTA 3
Ulteriori informazioni o immagini di questa o di altre ascensioni da me effettuate e presenti su vienormali.it, possono essermi richieste all’indirizzo email: vardinellipiero@gmail.com
In alta Val Cerviera. A destra la sella sulla cresta SW del Tre Confini | Alla sella sulla cresta SW del Tre Confini | L’elementare pendio sommitale che si trova a sinistra della cresta SW |
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