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La via |
Regione: Veneto (Vicenza) ![]() Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Venete - Gruppo Grappa Provincia: Vicenza Punto di partenza: Cismon del Grappa (ca. 100 m) Versante di salita: NW Dislivello di salita: 250 m - Totale: 500 m Tempo di salita: 5,00 h - Totale: 7,00 h Periodo consigliato: estate e autunno |
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Se escludiamo la via del 1935 sulla dirimpettaia parete di Collicello, di cui non si sa nulla, questa è la prima vera via della Valsugana, aperta in due riprese: da Carlo Zonta e A. Gnoato nel 1968 fino alla cengia, quindi superando le grandi placche nere a suon di chiodi a pressione ancora ottimi (ma adesso con fix); poi da Zonta e Gnoato con l'aggiunta di E. Bertan nel 1970 dalla cengia fino in cima. La prima ripetizione in libera fu di Alberto Campanile e Umberto Marampon nel 1979. Il restauro della via avvenne nel 2013 ad opera di Ermes Bergamaschi e compagni, ottimo e molto ligio al rispetto delle difficoltà, che ha salvato molto materiale originale e rende la via una vera chicca.
Percorrere la statale della Valsugana in direzione di Trento ed uscire alla prima uscita di Cismon (la seconda in direzione Bassano per chi proviene da Trento). Si può parcheggiare al Ristorante Al Pescatore, appena fuori dalla tangenziale o più avanti verso la stazione coi ripetitori. Dal ristorante seguire la strada che porta in centro e, giunti ad una stazione con i ripetitori passare il ponte sul Goccia in secca e girare a destra seguendo la strada fino ad una proprietà privata. Ignorarla e proseguire lungo la strada che diviene sterrata e inerbata e, dove finisce in una radura, salire a destra al cospetto della cava alla base del Col Molton. Individuare un sentierino con bolli gialli che si inoltra nel boschetto e porta dritto al camino d'attacco, impossibile non notarlo coi numerosi bolli gialli (10 min dalla macchina).
Per lunghezze di corda:<p> 1L Salire il camino all'inizio molto sporco di terra e di erba, poi più pulito e verticale (fix e chiodi) ed affrontare poi una seconda strozzatura con massi incastrati per raggiungere la rampa erbosa che porta ad un forcellino con la comoda sosta (45 m; V e V+; chiodatura un po' distanziata).<p> 2L Scalare direttamente la placca sovrastante con numersi fix e chiodi a pressione e roccia compattissima fino alla cornice di sosta, scomoda (25 m; VI e A1 o VII; passi obbligati tra i fix).<p> 3L Ancora in verticale lungo la placca atletica con fix e chiodi a pressione fino ad una fessura a lame sulla sinistra che va scalata per raggiungere la cengia di sosta (30 m; VI e A1 o VII, V lungo la fessura da proteggere a friend).<p> 4L Traversare a destra e salire il caminetto per sostare sotto il grande strapiombo poco oltre (15 m; V).<p> 5L Attaccare direttamente lo strapiombo a tetto con fix e molti chiodi normali (A1) e poi uscire a destra su un nasetto affrontando un diedro strapiombante molto impegnativo con protezioni aleatorie e difficoltà obbligata (VI) fino alla stretta cengia di sosta (25 m; VI e A1 o VIII+ il tetto e poi VII; fix integrati da chiodatura originale, cunei inclusi).<p> 6L Vincere il pilastrino sopra la sosta, strapiombante, e poi il diedro, sempre strapiombante e non del tutto azzerabile (friend) fino ad una zona grigia e più verticale dove le difficoltà calano. Sosta su un gradino molto scomoda (25 m; VI e A2 o VII+; tiro chiave, molto faticoso e difficile, chiodatura lunga).<p> 7L Continuare lungo la fessura del diedro che si apre a camino e uscire a sinistra fino alla comoda cengetta di sosta (15 m; V; ch. e fix).<p> 8L Direttamente lungo la verticale fessura sopra la sosta con chiodi a pressione e poi per il camino seguente, sporco ma più facile, raggiungere così il prato sommitale (25 m; V+; vari chiodi).
Conviene calarsi in doppia lungo la via come segue:<br> Sosta8 -> Sosta7; Sosta7 -> Sosta5 (rinviare ancoraggi); Sosta5->Sosta3 (rinviare ancoraggi); Sosta3 -> Sosta1 (rinviare ancoraggi); Sosta1 -> terra (circa 2 ore).<p> Esiste anche la possibilità di salire alla vetta del Col Molton (circa 200 m dall'uscita) e da qui traversare a sinistra alle casere Moltoni per tracce di camosci e bosco impervio. Da queste per facile sentiero si raggiunge la mulattiera di Val Goccia e da qui a Cismon ma è assolutamente sconsigliabile in quanto richiede almeno 2 ore di cammino e le tracce sono ormai scomparse.
Tutta la via è attrezzata con fix lungo i tiri e catene di calata alle soste, è però presente in quantità anche il materiale originale che in molti casi bisogna sfruttare. Friend assolutamente necessari.
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