|
|
|
![]() Sulla cresta E. In verde l’itinerario di discesa |
Regione: Lombardia (Como) ![]() Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Camoghè Provincia: Como Punto di partenza: Strada per Il Giovo (q. 1200 m) Versante di salita: E Dislivello di salita: 680 m - Totale: 1360 m Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 5,15 h Periodo consigliato: da maggio a ottobre |
|
||||||||||||||||||||||||||
|
||||
Si trova sulla catena che separa la Valle Albano dalla Valle S. Jorio ed è la montagna più elevata di questo gruppo. La sommità si presenta come un larghissimo cono erboso ed è facilmente raggiungibile da più parti, in particolare da W, da Il Giovo e dal versante NE, dove si svolge la discesa. L’itinerario proposto è un poco più impegnativo e prevede la traversata di cresta dal Monte Cortafon. Le uniche difficoltà si riscontrano lungo la cresta E di quest’ultima cima, ma sono aggirabili. Il panorama di vetta è molto simile a quello del Cortafon.
Da Dongo si sale a Garzeno. All’entrata di questo paese la strada compie due tornanti, esattamente sul secondo si imbocca una carrozzabile per Il Giovo e Passo S. Iorio. A circa (q. 1200 m) questa strada compie il sesto tornante a sinistra. Trenta metri più avanti si arriva ad una sella, dove in pratica inizia la cresta E del Monte Cortafon. Sulla sinistra c’è uno spiazzo dove parcheggiare.
Dal parcheggio si tralascia un sentiero pianeggiante e ben marcato che traversa a sinistra e si imbocca la traccia che sale lungo la dorsale. Poco dopo si entra nel bosco, talvolta fitto, talvolta più rado, mantenendosi sempre sulla dorsale che presenta anche dei tratti pianeggianti. In alcuni punti le tracce si confondono, ma il percorso è evidente. Dal bosco si esce con un breve traverso a destra e poco sopra si arriva alla (q. 1371 m) dove c’è una croce. Si prosegue lungo la dorsale che ora diventa quasi pianeggiante e si oltrepassa l’ultima macchia di alberi. In seguito la cresta diventa in parte rocciosa e un poco stretta, ma sempre facile, fino a giungere in prossimità di un dente roccioso, molto impegnativo. Questo lo si aggira a sinistra, scendendo un canaletto neanche troppo ripido e poi si riprende il filo della cresta. Se non c’è neve, probabilmente lo si può aggirare anche a destra. Si prosegue lungo la cresta senza difficoltà, fino ad un risalto roccioso di pochi metri che sbarra il percorso (vedi seconda immagine di dettaglio della relazione: Monte Cortafon). Per superarlo abbiamo tre possibilità:
1°) lungo una rampa erbosa, a sinistra di queste rocce. Poco dopo la cresta diventa però molto impegnativa, c’è un profondo intaglio da superare, stretto ed esposto;
2°) una decina di metri prima del risalto si traversa a sinistra, sul prato e si scende un poco sul pendio erboso meridionale. Si traversa poi in piano per un buon tratto, in modo da aggirare la cresta accidentata e poi si risale un pendio, un poco ripido ma facile e si arriva in vetta alla cima E del Monte Cortafon. Da questa cima si segue facilmente il filo e si raggiunge anche la vicina cima W;
3°) come per il dente roccioso, se non c’è neve, probabilmente lo si può aggirare a destra.
Dalla cima W del Cortafon si segue sempre la cresta, ora più agevole (EE). Si superano le (q. 1676, 1732 e 1726), Poi la cresta presenta un breve tratto roccioso, ma elementare. Infine si risalgono gli ampi pendii della dorsale e si arriva in cima.
Dalla cima si scende facilmente e senza percorso obbligato in direzione NE. Poco prima della Mutata Ardalla (q. 1614 m) si raggiunge la strada per il Giovo e si ritorna al parcheggio.
![]() |
![]() |
![]() |
Sulla cresta E | Panorama di vetta, verso E | L’itinerario di discesa, dalla strada per Il Giovo |
![]() ![]() |
||
Link sponsorizzati, in qualità di Affiliato Amazon vienormali.it riceve un guadagno dagli acquisti idonei. |
|
PETZL Corax Harness![]() |
CT Serie Friend![]() |