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![]() Sulla cresta S del Piz Corvatsch (parte superiore) |
Regione: Estero (Estero) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Bernina Provincia: Estero Punto di partenza: Sils-Maria (q. 1809 m) Versante di salita: S Dislivello di salita: 1700 m - Totale: 3400 m Tempo di salita: 6,00 h - Totale: 11,00 h Periodo consigliato: luglio - settembre |
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Bella è l’Engadina e belle sono le sue montagne, tra queste una nota particolare spetta al Piz Corvatsch e alla sua cresta S. È una stupenda cavalcata quella che ci aspetta su questa cresta sinuosa, interminabile, eccezionalmente panoramica, mai troppo esposta. Ci sono passaggi interessanti, ma anche qualche tratto con rocce instabili, in particolare negli aggiramenti dei gendarmi del tratto superiore, da affrontare con prudenza. Nel superamento di uno di questi torrioni bisogna salire una fessura stretta di circa 5/6 metri, con rocce gradinate lungo gli spigoli (III), che è il passaggio più impegnativo. Numerosi sono i saliscendi, senza però dover mai perdere troppo dislivello. Un viaggio in un mondo fantastico, dalle sterminate praterie dell’Alp Munt ai pianori dove sono adagiati il Lej Sgrischus e il Lej Alv, al cospetto del Bernina e delle imponenti colate glaciali delle Vadret da Tschierva, da la Sella e da Roseg. Qualcosa di indimenticabile.
Dal Passo del Maloja si prosegue verso Sils-Maria. Si tralascia il primo incrocio (q. 1797 m) di Segl-Baselgia e a quello successivo di (q. 1798 m), si svolta a destra e si entra nell’abitato di Sils-Maria. Ci sono diversi parcheggi a pagamento (necessitano franchi svizzeri in moneta).
Dal parcheggio ci si incammina per un centinanio di metri sulla strada principale di Sils-Maria, in direzione SSW, fino all’Hotel Edelweis, presso la (q. 1809 m, sulla CNS). Di fianco a questo hotel c’è la casa dove soggiornò Nietzsche, il sentiero segnalato per il Lej Sgrischus inizia qui. Ci si addentra subito nel bosco, si oltrepassano alcune radure e si sale, in direzione SE, al promontorio panoramico di Marmorè (q. 2199 m). Si traversa poi per un buon tratto, sempre in direzione SE, e si arriva al bellissimo Alp Munt (q. 2439 m). Poco oltre il sentiero risale, verso E, la valletta dell´Ova dal Munt e raggiunge la sponda NW del Lej Sgrischus (q. 2618 m). Qui si abbandona il sentiero, si aggira il lago a N e poi, verso E, si sale nell’ampio avvallamento detritico che porta alla Fuorcla dal Lej Sgrischus (q. 3232 m). Nella parte media/superiore di questo avvallamento permangono i resti di un piccolo nevaio e potrebbero essere necessari piccozza e ramponi. Sopra questa placca ghiacciata ci sono ripidi pendii di sfasciumi instabili e poi, verso destra, si esce al valico citato, dove in pratica inizia la bellissima cresta S del Piz Corvatsch.
Si sale lungo la cresta, con evidenti aggiramenti a destra e con qualche saliscendi. Al disopra della (q. 3335 m) la cresta diventa un poco affilata ma non difficile. Nel prosieguo si supera facilmente, poco a destra del filo, un risalto squadrato di rocce rossastre, verticali (al centro dell’immagine principale) e poi si sale a raggiungere la biforcazione di (q. 3381 m). Inizia ora il tratto più impegnativo dove sono presenti diversi gendarmi. I primi vengono aggirati a destra, su terreno un po’ franoso e delicato (vedi prima immagine di dettaglio). Con percorso evidente si ritorna poi in cresta e, sfruttando una cengia un poco esposta, ci si abbassa sul versante opposto (sinistra) e si compie un nuovo aggiramento. Raggiunto di nuovo il filo di cresta, c’è da superare la fessura di III citata nell’introduzione (vedi seconda immagine di dettaglio). Ancora qualche facile aggiramento e si arriva sul tratto di cresta finale che conduce in vetta (h 6,00 dalla partenza, anche meno).
Dalla vetta del Piz Corvatsch (q. 3451 m) si scende facilmente lungo la cresta di collegamento con il Piz Murtèl (q. 3433 m) e, sempre facilmente, si raggiunge quest’ultima cima. Qui è meglio calzare i ramponi, la cresta ripida che scende in direzione NNE, spesso è di ghiaccio vivo. Al termine della discesa si arriva in prossimità della stazione della funivia del Corvatsch (q. 3297 m). Abbiamo ora almeno 3 possibilità per ritornare a Sils-Maria:
1°) Si scende lungo la via normale del versante NNE, vedi relazione e immagini di: Piz Corvatsch. Raggiunto l’abitato di Surlej (q. 1867 m), se non si dispone di 2 autoveicoli, si ritorna a Sils-Maria con l’autobus.
2°) Si scende lungo la via normale del versante NNE, fino al Lej da la Fuorcla (q. 2489 m). Da qui, su sentiero, si compie una lunga traversata in discesa, in direzione WSW. Si passa dall’Alp la Muotta, poi dall’Alp Prasura (q. 1950 m) e si arriva a Sils-Maria.
3°) Dopo oltre 1700 metri di dislivello in salita, la soluzione più comoda è quella di scendere con la funivia. La discesa a Surlej, per persona, costa Frs. 20.00 (circa € 16.00). L’autobus da Surlej a Sils-Maria costa Frs. 5.40
Dalla vetta del Piz Corvatsch al parcheggio di Sils-Maria, utilizzando la funivia, prevedere circa h 2,45/3,00
Nota 1
Dettagli della salita nella fotoscalata.
Nota 2
La Guida del CAI/TCI valuta la cresta S del Corvatsch di difficoltà F (?), mentre la nuova Guida del CAS la valuta di difficoltà PD-, a noi quest’ultima sembra quella reale. Inoltre la Guida del CAI/TCI indica in h 0,30 il tempo di percorrenza tra la Fuorcla dal Lej Sgrischus e la vetta. Noi l’abbiamo percorsa in h 2,00, sicuramente ci si può impiegare anche di meno, ma mezz’ora sembra davvero troppo poco.
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Aggiramenti a destra dei primi gendarmi | Pietro osserva il passaggio di III, neanche troppo esposto | Lungo la cresta S. Gli ultimi gendarmi, facili |
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