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![]() Ultimo tratto verso la vetta |
Regione: Lombardia (Bergamo) ![]() Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Alpi Orobie Provincia: Bergamo Punto di partenza: Valbondione - Loc. Grumetti (q. 975 m) Versante di salita: E Dislivello di salita: 2050 m - Totale: 4100 m Tempo di salita: 4,40 h - Totale: 8,00 h Periodo consigliato: primavera - autunno |
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Il Pizzo del Diavolo della Malgina è cosi chiamato per differenziarlo dall´omonimo Pizzo del Diavolo che si trova in Val Brembana ed è la montagna più alta nella cerchia del Rifugio Curò. Il sentiero per la salita è ben segnalato fino al Lago della Malgina, dopo si seguono rari bolli rossi e omini (sconsigliabile con nebbia).
Da Bergamo prendere la statale della Val Seriana fino a Ponte Nossa, quindi si prende la Provinciale della Val Bondione e oltrepassato il paese si può parcheggiare in Loc. Grumetti (q. 975 m), quindi si segue il sentiero per il Rif. Curò con segnavia CAI 305.
Parcheggiata l´auto si prende il sentierino che sale ripido fino ad incontrare la gippabile che sale dal paese, si prosegue su tale sentiero per circa 1 ora e ad una curva con segnalato sulla sinistra su di una pietra "sentiero ripido" lo si segue, oppure seguire sempre il comodo sentiero panoramico (la deviazione citata consente di risparmiare circa 20 minuti). Pervenuti al Rif. Curò si prosegue sempre sulla mulattiera del sentiero n. 308 che porta al Lago Naturale, superato il torrente su un ponte di cemento a sinistra (indicazione Val Malgina o Lago della Malgina n. 310 su un masso) si sale costeggiando il torrente Malgina che si attraversa un paio di volte cosi da giungere al Lago della Malgina (q. 2339 m). Qui si seguono a sinistra le indicazioni e i rari bolli, si risale una pietraia attraversando eventuali piccoli nevai senza difficoltà. Si segue sempre l´esile traccia fino a giungere ad una selletta, quindi con una lunga diagonale su dossi erbosi e sfasciumi si giunge ad un grazioso laghetto (quasi sempre coperto di neve) Lago Alto di Malgina (q. 2520 m), si continua sempre seguendo gli omini fino a giungere al Passo della Malgina (q. 2621 m). Ora si risale il monte aggirandolo a sinistra e seguendo la cresta est, facendo attenzione agli sparuti bolli e tracce di sentiero. Aiutandosi in qualche caso con le mani si perviene alla cima dove è posta una croce con campana.
Come per la salita.
Dalla cima si abbracciano tutte le cime intorno al Rif.l Curò - il Pizzo Recastello - il Monte Gleno - il Pizzo Strinato - il Tre Confini - il Monte Torena - Il Coca. Nelle belle giornate è appagante anche se come salita è piuttosto lunga, ma la si può spezzare in due giorni pernottando al Rif. Curò. Il libro di vetta purtroppo non c´era.
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Il Lago della Malgina | Il Lago alto della Malgina | In vetta |
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