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![]() Il Monte Rosetta dalla sella (q. 2304 m) sulla cresta N |
Regione: Lombardia (Sondrio) ![]() Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Alpi Orobie Provincia: Sondrio Punto di partenza: Rif. Bar Bianco (q. 1510 m) all’Alpe Culino Versante di salita: E-N Dislivello di salita: 850 m - Totale: 1700 m Tempo di salita: 2,15 h - Totale: 4,15 h Periodo consigliato: da giugno a ottobre |
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La catena montuosa che separa la Val Lesina dalla Val Gerola è un susseguirsi di vette disposte sull’asse N/S, con altezza crescente superiore ai 2200 m, a partire dal Pizzo dei Galli che è la più a N e separate da selle poco profonde. Il solivo versante orientale di queste montagne è caratterizzato, nella parte inferiore da fitti boschi di conifere e nella parte superiore da pascoli e bellissime radure con pendii relativamente poco ripidi, dove generalmente si svolgono gli itinerari escursionistici e sci-alpinistici di avvicinamento alle vette. Il versante occidentale, al contrario, è impervio, selvaggio e raramente percorso. Il Monte Rosetta (da non confondere con la vicina Cima della Rosetta) non fa eccezione a questa regola. La via normale di salita a questa vetta si svolge lungo la cresta N, che non presenti particolari difficoltà, ma è comunque consigliata ad escursionisti esperti. In presenza di neve le difficoltà possono essere valutate: F+ e sono necessari piccozza e ramponi.
Il dislivello di salita non eccessivo e la vicinanza con il Monte Combana, permettono di affrontare una bellissima traversata, comodamente in giornata. Dal Monte Rosetta si ridiscende sempre per la cresta N e dalla sella (q. 2304 m) si raggiunge il Monte Combana per la bellissima cresta SW. Da questa cima si scende lungo la cresta E e per la cresta SW (che è la continuazione di quella E del Combana) si sale in vetta alla Cima della Rosetta. Infine, da quest’ultima si ritorna alla partenza, scendendo da NE, oppure per la cresta e il versante SW. Al riguardo vedi relazioni:
- Monte Combana
- Monte Combana - cresta E
- Cima della Rosetta
- Cima della Rosetta – versante SW
La traversata, se non c’è neve, è abbastanza facile, di difficoltà: F, ma è riservata ad escursionisti esperti, abili su creste in parte rocciose, in parte erbose e con tratti abbastanza esposti, in particolare sul Monte Combana.
A Morbegno si imbocca la strada della Val Gerola, fino a Rasura. Al termine di questo paese, seguendo le indicazioni per Bar Bianco e Alpe Culino, si svolta a destra. La strada sale asfaltata, tranne gli ultimi 2 km e conduce al Rifugio Bar Bianco, dove termina. Buone possibilità di parcheggio.
Dal parcheggio del Rifugio Bar Bianco è già ben visibile, al limite superiore del prato, il largo edificio della Casera dell’Alpe Culino (vedi prima immagine di dettaglio della relazione: Cima della Rosetta). Il sentiero segnalato da un cartello inizia 50 m dietro il rifugio, in prossimità di un muretto e di una fontana in sassi. La traccia risale il prato soprastante e in breve conduce alle 2 baite della casera citata (q. 1680 m). Tralasciando ora i segnali che proseguono a monte, si segue una marcata pista che traversa a sinistra e al di là di un ruscello si arriva alla Baita del Prato di Alpe Culino (q. 1715 m), sotto un largo stallone. Poco oltre, in corrispondenza di una costruzione in cemento, ci sono dei cartelli e si seguono le segnalazioni per Alpe Combana – Laveggiolo – Cima della Rosetta. La traccia prosegue lungo il prato sovrastante, poi diventa di nuovo una larga pista che si addentra, verso sinistra (SSW), in un rado bosco di larici e traversa quasi in piano sotto il versante E della Cima della Rosetta. Al termine del traverso si arriva nella bellissima radura della Baita Ven (q. 1807 m) e si entra di fatto nella valle compresa fra la cresta E del Monte Rosetta e la cresta che collega il Monte Combana alla Cima della Rosetta.
Dalla baita precitata, seguendo le indicazioni di un cartello per Lago Culino – Cima Rosetta e le bandierine bianco-rosse, si prosegue a mezzacosta, in direzione SW, sempre lungo i prati. Raggiunto il pianoro superiore si può ammirare, all’orizzonte il versante E del Monte Rosetta e, nel mezzo della conca, la perla azzurra del Lago Culino (q. 1959 m) con vicino una baita. Il sentiero segnalato prosegue a monte, poi compie un traverso a sinistra e, poco sopra, conduce ad un altro casolare isolato, la Baita della Cima (q. 2042 m). Qui si tralascia il marcato sentiero che verso destra sale alla Cima della Rosetta e si sale dritti nel vallone, su tracce discontinue, ma si può tranquillamente salire a vista, il percorso è evidente (vedi prima immagine di dettaglio). Infine, un ripido pendio conduce alla sella (q. 2304 m) dove inizia la cresta N del Monte Rosetta (e la cresta SW del Monte Combana). Da questo valico si volge quindi a sinistra e si segue la facile cresta, sulle tracce di un sentierino. Un tratto intermedio, roccioso e affilato, può essere superato direttamente, o più facilmente aggirato a destra. Poi si prosegue lungo la cresta e si arriva in vetta senza particolari difficoltà.
Come per la salita. Oppure traversando al Monte Combana, come citato nell’introduzione.
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Immagine ripresa dall’itinerario di salita, da ENE | Sulla cresta nord | Il Monte Combana, dalla vetta del Monte Rosetta |
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