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![]() La cima vista dalla cresta N |
Regione: Lazio (Frosinone) ![]() Alpi e Gruppo: Appennini - Appennino Centrale - Gruppo PNALM Provincia: Frosinone Punto di partenza: Prati di Mezzo (q. 1408 m) Versante di salita: S-W Dislivello di salita: 800 m - Totale: 1600 m Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 5,45 h Periodo consigliato: solo con autorizzazione del PNALM |
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Il Monte Tartaro è la terza elevazione dei Monti della Meta, nel Parco Nazionale d´Abruzzo, Lazio e Molise (PNALM). Si tratta di una cima meta poco frequentata dagli escursionisti poiché, essendo inclusa nella zona di riserva integrale del Parco, è raggiungibile solo con le (rarissime) autorizzazioni del PNALM ed in compagnia dei guardiaparco; tuttavia è sempre possibile avvicinarvisi, fin quasi ai 2000 m, lungo i sentieri del Parco. Molto intensa è, invece, la frequentazione della sua cima soprattutto da parte di camosci e caprioli, che non è insolito osservare durante il percorso.
Dall´autostrada A2 Roma-Napoli si esce a Cassino e si seguono le indicazioni per Atina e Picinisco; da quest´ultima località si raggiunge la località Prati di Mezzo, dove parcheggiare l´auto. E´ presente anche una zona attrezzata per pic-nic ed un punto di ristoro, il Baraccone.
La parte iniziale della salita avviene lungo il sentiero N1 del PNALM, che inizia nello spazio verde che separa l´area pic-nic dal Baraccone. Seguendo l´evidente traccia, si procede in direzione N, dapprima attraverso un faggeto ed in seguito sul fondo dellla Val Tabaccaro (resti di stazzi, q. 1493 m). Poco più a N il sentiero devia a NE, proseguendo nel Vallone della Meta; da q. 1680 m circa, portandosi sulla destra del vallone, si avanza verso una piccola gola rocciosa, terminata la quale si raggiunge il bivio con il sentiero N3 del PNALM (q. 1850 m). Imboccato questo sentiero, ci si dirige a mezzacosta verso la piana del Cavallaro, ai piedi del versante W del Monte Meta; la piana si chiude alle pendici sud-occidentali del Tartaro, che si risalgono fino a raggiungere la cresta presso la Sella di Valle Lunga (q. 2120 m); da qui si abbandona il sentiero del PNALM (solo con permesso del PNALM, v. Introduzione) e, seguendo la cresta in direzione S, si guadagna la panoramica cima.
Come per la salita.
Salita in ambiente incontaminato e di grande bellezza, specialmente nella stagione invernale; il discreto impegno fisico è ampiamente ripagato dal panorama di vetta e dai sempre molto probabili incontri con la fauna selvatica (camosci, caprioli, cervi, ecc.).
La cima è inclusa nell´elenco dei 2000 m dell´Appennino, pertanto è oggetto di collezione per gli iscritti al Club2000m.
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L´ingresso al Cavallaro, la cima sullo sfondo | La cresta S, verso il M. Meta | La piana del Biscurri, sul versante abbruzzese |
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