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![]() Il C.no di Lago Scuro visto salendo alla P.ta Castellaccio |
Regione: Lombardia (Brescia-Trento) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Adamello Provincia: Brescia-Trento Punto di partenza: Passo Paradiso (q. 2585 m) Versante di salita: N Dislivello di salita: 600 m - Totale: 1200 m Tempo di salita: 2,15 h - Totale: 5,00 h Periodo consigliato: luglio - settembre |
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Il Corno di Lago Scuro è la seconda elevazione per altezza della lunga cresta rocciosa che dalla Punta di Castellaccio arriva fino al M. Mandron, punto più alto della cresta di confine fra le province di Brescia e Trento. Il percorso descritto è il bellissimo sentiero attrezzato dei Fiori, mentre la via normale vera e propria è quella che sale dal Rif. Città di Trento al Mandron, che si raggiunge dalla Val di Genova partendo da Malga Bedole o dal Passo del Maroccaro, partendo dal Passo Paradiso e risalendo il ghiacciaio di Presena. La salita dal Rif. Città di Trento è facile e ben segnata, raggiunge il P.so di Lago Scuro (q.2970 m) e sale alla cima seguendo la cresta SW, prima per una trincea scalinata e poi per facili roccioni, passando per il Biv. Amici della Montagna appena sotto la cima. Salire da qui però richiede un dislivello di 1600 m da Malga Bedole e un percorso piuttosto lungo. Altra possibilità di salita è dal P.so Maroccaro, che si raggiunge dal P.so Paradiso in 1,30 h, da cui si scende al Lago Scuro e si sale al P.so di Lago Scuro e quindi alla cima. Tale percorso richiede lo svalicamento del Passo Maroccaro per due volte in andata e ritorno, a meno che non si scenda dalla cima seguendo il sentiero dei Fiori a ritroso rispetto a quanto descritto in questa relazione.
Punto di partenza è la stazione della cabinovia al Passo Paradiso. Se si vuole salire a piedi dal Passo del Tonale dopo la stazione a valle della cabinovia presso il passo seguire in auto la strada asfaltata a destra subito dopo un grande parcheggio e arrivare al piazzale della stazione della funivia di servizio, in cui parcheggiare. Da qui seguire la strada sterrata che sale a sinistra della stazione attraverso bassa vegetazione di ontani verdi, compie un ampio arco verso destra e poi da sterrata diventa strada di massi e rocce. La si segue tutta con varie svolte fino ad arrivare alla pista da sci che scende sotto la cabinovia, la si segue ripidamente e in breve si giunge alla stazione superiore della cabinovia al P.so Paradiso (1,30 h)
Dal P.so Paradiso dirigersi verso destra seguendo il sent. 44 che risalendo un vallone detritico e poi di rocce montonate con praticelli (neve fino a luglio) sale al P.so del Castellaccio (q. 2963 m), con abbondanti resti di trincee e concertine di filo spinato della guerra 15-18 (1 h). Dal passo seguire a sinistra, direzione S, la cresta di massi e ghiaie che passa per i resti di una postazione di guerra e conduce all'inizio del sentiero atrezzato. La fune metallica porta a scendere per un canalino ghiaioso alla sottostante cengia sul versante W in ombra, che viene percorsa per tutta la sua lunghezza con alcuni punti interrotti che si superano su ponticelli di legno e alcune curve e terrazzi panoramici. Dopo un ponticello su un profondo canalone roccioso si giunge all'ingresso della galleria sotto il grande monolite roccioso del Gendarme (pila consigliata, ma non indispensabile). All'uscita si prosegue per cengia e pendii rocciosi, attraversando anche qualche nevaio che si attarda fino ad agosto. Si risale con alcune svolte un pendio di detriti e placche rocciose inclinate sotto la cima fino a svoltare sull'altro lato. In breve per traccia si raggiunge il Biv. Amici della Montagna (chiuso e con piccolo locale di emergenza) proprio sotto la cima e per facili roccette si sale alla cresta della cima.
Come per la salita, ma è conveniente scendere al P.so di Lago Scuro e salire anche la Cima Payer a portata di mano (1,15 h dalla cima del Corno). Tornati al P.so Paradiso scendere al Lago Scuro e risalire con 350 m di dislivello al P.so Maroccaro per il sent. 290. Da qui scendere diritti per il ghiacciaio di Presena e tornare a P.so Paradiso (30 min. dalla Cima Payer al P.so di Lago Scuro + 1 h al P.so Maroccaro + 45 min.aAl P.so Paradiso). Altra possibilità di discesa dal Corno è di scendere per il P.so di Lago Scuro fino a dove si incontra una scritta su una roccia che indica un sentiero alpinistico. Esso attraversa la creta SE del Corno e scende per ripide placche rocciose attrezzate sul ripido pendio ghiacciato della Vedretta Occ. di Presena e quindi giù per il ghiacciaio al P.so Paradiso. Tale percorso è sconsigliabile in stagione avanzata quando la vedretta è in ghiaccio vivo e comunque presenta pericoli di caduta sassi nella discesa dalla cresta alla vedretta.
Il sentiero dei Fiori è un percorso molto ben attrezzato su cengie di grande bellezza panoramica e di valore storico, ripercorrendo gli appostamenti della Grande Guerra con varie tabelle esplicative. E' un percorso facile che però va affrontato con bel tempo e assenza di neve: a seconda degli anni si può trovare neve fino ad agosto, in ogni caso prima di metà luglio diversi tratti delle cengie sono ricoperti da cumuli e alti lastroni di neve che copron il cavo metallico e ne rendono difficile e rischioso il superamento. Anche l'ingresso alla galleria può risultare occluso dalla neve, per i più temerari ed esperti corda piccozza e ramponi obbligatori.
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Passerelle lungo il percorso | Passaggi sotto la cima | Il bivacco sotto la cima |
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