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Cima e traverso delicato |
Regione: Veneto (Belluno) ![]() Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Carniche - Gruppo Terze Clap Provincia: Belluno Punto di partenza: Laggio, loc. Fienili del Rin Versante di salita: S, E, N Dislivello di salita: 1150 m - Totale: 2300 m Tempo di salita: 4,00 h - Totale: 7,00 h Periodo consigliato: tutto l´anno |
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Spesso confuso con il più alto e imponente Crissin di Laggio, che sta proprio alle sue spalle, lo Schiavon è un bellissimo palcoscenico su tutta la valle del Cadore ed offre, nel periodo invernale, una facile ma divertente e remunerativa salita. Se inizialmente è un po´ monotono, smette di esserlo una volta usciti dai mughi.
Da Vigo di Cadore si seguono le indicazioni per Casera Razzo. Si supera Vigo e lungo la strada 619 si parcheggia a Fienili del Rin (piccolo parcheggio sulla destra con cartellone Cai dei sentieri).
Si prende l´evidente stradina al di là della strada (sent. Cai 330) e la si percorre tutta, fino all´ incrocio per la piccola località Zergolon (sud), costituita da un gruppetto di belle baite. Sulla nostra destra (nord), si nota il cartello che indica la nostra cima (consigliate le ciaspole se la strada non è battuta). Si sale per un centinaio di metri per sentiero 328 fino a un bivio (cartelli). Si prende quindi a sinistra (sent. 329) e si sale il faticoso e sempre verticale sentiero, superando una zona con degli schianti di Vaia fino ad entrare in un bel valloncello. Qui i bolli e i cartelli che ci avevano aiutato fin prima, nell´indicarci il percorso, finiscono. Nessun problema comunque per l´individuazione della via, perchè risale dritta tutto il valloncello, fino ad uscire dalla zona ricoperta dai mughi ed arrivare sotto le pareti rocciose della nostra cima (qui freccia rossa). Si costeggiano le pareti verso nord, fino a quando non si trova un´ evidente canale (bolli) che scende dalla forcella soprastante e che divide il Crissin dallo Schiavon. Lo si risale tutto (35/40 gradi, ramponi). Poco prima di raggiungere la forcella, si piega a sinistra e si procede verso l´evidente croce dello Schiavon, con un delicato e lungo traverso fino ad una piccola forcella che precede la nostra cima. Con attenzione la si aggira a sinistra (esposto) e si risale l´ultimo faticoso pendio (35°) fino alla vetta. Vista stupenda su Cridola, Antelao, Forte Tudaio e Tre Cime di Lavaredo e su tutta la valle del Cadore.
Come per la salita.
Percorso da intraprendere solo con neve ben assestata in quanto il canale è soggetto a slavine e il traverso fino all´ultima forcella è molto delicato se la neve non è ben compatta e portante.
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