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Cresta di salita verso il Pes Gerna |
Regione: Lombardia (Bergamo) ![]() Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Alpi Orobie Provincia: Bergamo Punto di partenza: Carona (mt. 1180) Versante di salita: N Dislivello di salita: 1400 m - Totale: 2800 m Tempo di salita: 3,30 h - Totale: 6,00 h Periodo consigliato: primavera - autunno |
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Il Monte Pes Gerna fatica a trovare la degna considerazione, rispetto alle altre cime che dominano la Val Sanbuzza, da Carona (Monte Masoni, Cima di Valsambuzza, Pizzo Zerna, Monte Chierico), tant´è che non è nemmeno citato sulla cartografia. In realtà ha anche la sua degna croce di vetta e può essere parte di un bel percorso ad anello, che lo collega anche al vicino Monte Masoni (noi abbiamo fatto, appunto, l´anello).
Giunti a Carona, seguire le indicazioni per i Rifugi Longo e Calvi. Arrivati al termine della strada, lasciamo l´auto al parcheggio a pagamento (2 euro, acquistabile nei bar del paese). Da qui prendiamo la comoda strada che ci porta alla frazione Pagliari. Proseguiamo sempre dritti, oltrepassando la bellissima cascata della Val Sambuzza, e raggiungiamo la località Dosso (1475 m), dove troviamo una fontana in legno, e, sulla sinistra, imbocchiamo il sentiero 209 con l´indicazione Val Sambuzza che seguiremo fino alla Baita Arale.
Dopo un tratto di percorso nel bosco, sul 209, superata Baita Vecchia (1862 m), poco prima di arrivare alla successiva Baita Arale (1985 m), abbandoniamo il sentiero 209, piegando a destra, ed andando a recuperare, attraversando una zona umida, l’inizio poco evidente ed inizialmente non segnalato, della traccia del sentiero (bolli bianchi e ometti) che in traverso sale alla linea di cresta che porta al Pes Gerna. Inizialmente non è visibilissimo, ma è comunque impossibile sbagliare, e quasi subito diventa ben evidente e i bolli bianchi/ometti sono sempre presenti. Inizialmente il sentiero sale gradualmente, per poi diventare più ripido poco prima di arrivare sulla cresta. Giunti in cresta, pieghiamo verso sx e vedremo un grande ometto di sassi ed, ancora un po´ lontana, la croce di vetta. Proseguire sempre seguendo i bolli bianchi e gli ometti, sempre al limitare tra la pietraia e l´erba. La salita da decisa diviene man mano ripida e impegnativa specie nel superare tratti in pietraia, estesa su gran parte del versante salito. Superate due elevazioni in cresta, ci si presenta finalmente la cima del Pes Gerna.
Come per la salita.
In alternativa, consiglio personale, è più carino completare un giro ad anello, toccando anche il vicino Monte Masoni (mt. 2663). Per chi volesse, dalla vetta del Pes Gerna, occorre scendere il lato opposto della cresta, con cautela su un tracciolino un po’ esposto sino alla sottostante selletta, che unisce il Pes Gerna al Masoni. Qui riprendiamo a salire, seguiamo la traccia di salita, anche su facili ripide roccette che richiedono l´uso delle mani per maggior equilibrio. In lontananza vediamo già la croce di vetta. Superato il tratto impegnativo di elevata pendenza, percorsa la facile cresta di vetta, raggiungiamo la Cima Masoni (2663 m). Da qui scendere nuovamente lungo la cresta opposta a quella salita, e con alcuni saliscendi, passiamo sotto le pendici del Monte Venina, quindi passo Venina, dove recuperiamo il sentiero 254 che ci porta ad agganciare la mulattiera poco sotto il Rif. Longo. Da qui scendiamo a Carona.
I tempi di percorrenza non tengono conto del giro completo ad anello. Se si volesse completarlo occorre tenere conto che lo stesso è di circa 20 km ed aggiungere un paio d´ore in più rispetto alle tempistiche indicate. Inoltre il tratto di cresta tra il Pes Gerna ed il Masoni è EE-I-F, mentre la sola salita al Pes Gerna solo EE. Il dislivello diventa di 1600 di sola salita, quindi 3.200 totale.
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