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Il Pizzo dei Tre Signori visto dall´uscita della via Anna Nel Sole |
Regione: Lombardia (Sondrio) ![]() Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Alpi Orobie Provincia: Sondrio Punto di partenza: Laveggiolo (q. 1471 m) Versante di salita: NE Dislivello di salita: 1200 m - Totale: 2400 m Tempo di salita: 6,00 h - Totale: 8,45 h Periodo consigliato: estate |
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Il Pizzo dei Tre Signori, come sottende il nome, funge da spartiacque tra tre diverse province: Lecco, Sondrio e Bergamo.
Numerosi e molto frequentati sono gli itinerari escursionistici che salgono in vetta a questa panoramicissima montagna, un po´ meno conosciuti sono invece le numerose vie di arrampicata che si snodano lungo il contrafforte roccioso posto tra il Pizzo dei Tre Signori e il Lago d´Inferno.
"Anna Nel Sole" è una delle vie di arrampicata più belle e complete che percorrono questa parete di Verrucano Lombardo. Aperta nel 1997 da A. Savonitto e GL. Lanfranchi, "Anna Nel Sole" è una via selvaggia e ingiustamente pochsissimo frequentata che segue una serie di diedri e placche lavorate che terminano a un quarto d´ora di cammino dalla vetta del Pizzo dei Tre Signori.
Da Morbegno, si imbocca la strada per la Val Gerola sino a Gerola Alta. Appena dopo il centro abitato di questa località, svoltare a destra in direzione di Laveggiolo. Seguire la strada a tornanti fino al posteggio al suo termine.
Da Laveggiolo (q. 1471 m), seguire per un brevissimo tratto la strada sterrata, quindi scendere nel bosco a sinistra in direzione del Rifugio Trona e Falc. Seguire il sentiero inizialmente pianeggiante che traversa verso sinistra (faccia a monte), per poi inerpicarsi sempre più ripido. Effettuato anche l´ultimo taglio, si ritorna sulla sterrata che, pianeggiante, conduce al Rifugio Trona Soliva (q. 1907 m).
Reperire la traccia che si addentra tra i pascoli alle spalle del Rifugio, quindi proseguire in mezza costa su sentiero stretto e a tratti leggermente esposto sul sottostante Lago d´Inferno (q. 2085 m) fino a raggiungere il Rifugio F.A.L.C. (q. 2115 m).
Senza scendere al Rifugio, portarsi nei pressi della Bocchetta di Varrone (q. 2126 m), quindi scendere verso sinistra in direzione della Bocchetta d´Inferno. Costeggiare alti il Lago d´Inferno, seguendo un sentiero a tratti un po´ sdrucciolevole e roccioso. Giunti in vista dell´evidente contrafforte roccioso ove si sviluppa la Via Anna nel Sole, abbandonare il tracciato segnato e, per grandi massi, portarsi alla base della parete in corrispondenza di un ometto (visibile già dal sentiero) posto alla base di una placca con a destra una fessura verticale (q. 2270 m circa).
L1: Risalire la placca appoggiata in corrispondenza della fessura, seguendo i punti più deboli della parete. Raggiunta una prima cengia erbosa, vincere il facile muretto sulla destra fino a guadagnare un terrazzo con uno spit dove si sosta. Lungo questo primo tiro non si incontra alcuna protezione che possa dare la certezza che si è sull´itinerario corretto. Questa prima facile lunghezza, ad ogni modo, può essere saltata costeggiando la parete fino a delle placche bianche poco inclinate che si attraversano da destra verso sinistra fino a raggiungere il sopracitato spit - III 25m
L2: Risalire il diedro appoggiato sopra la sosta, fino a guadagnare una placca che spancia leggermente (spit). Qui è possibile vincere direttamente la placca, oppure aggirarla sulla sinistra per poi rientrare a destra alla sua sommità. Sosta su uno spit da rinforzare con friends sul terrazzo erboso alla base di un evidente diedro - V 30m
L3: Vincere il faticoso diedro (spit) fino a raggiungere un piccolo terrazzino (spit). Qui la parete si fa di nuovo verticale e per superarla occorre sfruttare una solida lama da vincere in Dulfer (utile friend medio-piccolo). Usciti dal diedro, vincere il muretto verticale (ma ben appigliato) sulla destra. Sosta su cengetta al di là del muretto - IV+, V+ 30m
L4: dalla sosta traversare per pochi metri in leggera discesa verso destra (faccia a monte), quindi risalire le facili placche appoggiate per poi traversare decisamente a destra puntando ad una fessura dove si trova un nut incastrato. Rimontare le facili rocce (verticali ma appigliatissime) fin a guadagnare la sosta su due spit collegati da cordone - III+ 25m
L5: dalla sosta traversare leggermente a sinistra e risalire la paretina soprastante fino a portarsi sotto ad un leggero strapiombino (spit). Sfruttando generose maniglie, vincere facilmente il risalto e salire ancora verticali fino ad un diedro ascendente verso destra. Percorrerlo fino a raggiungere la sosta a due spit collegati con cordone - IV+ 25m
L6: dalla sosta salire per pochi metri il diedro quindi, giunti all´altezza del primo spit, spaccare verso sinistra e, con movimento faticoso e impegnativo entrare nella spaccatura. Raggiunto il secondo spit, iniziare a traversare decisamente verso sinistra, su terreno esposto ma ben appigliato. Al termine del traverso salire dritti fino alla sosta posta alla base di un evidente diedro fessurato, ben visibile già dalla sosta precedente - VI 20m
L7: vincere il difficile e poco protetto diedro fessurato (2 spit). Il punto più delicato è il tratto tra il prim e il secondo spit, dove gli appigli per le mani scarseggiano. Raggiunto il secondo spit la fessura si fa più pronunciata e, con bella e divertente arrampicata, uscire dal diedro. Proseguire per facili roccette fino alla sosta di fine via (2 chiodi uniti da cordino blu) - VI+ 35m
Dall´uscita della via Anna Nel Sole, risalire le facili balze rocciose che, in breve, conducono al sentiero segnalato che sale dal Rifugio F.A.L.C.. Proseguire in direzione del Pizzo dei Tre Signori seguendo i numerosi bolli bianco e rossi. Oltrepassato un tratto con corde fisse si è in vetta al Pizzo dei Tre Signori (q. 2554 m).
Calcolare un 15/20 minuti dall´uscita della via.
Dalla vetta scendere in direzione della Bocchetta di Piazzocco (q. 2237 m), dalla quale in breve si torna alla Bocchetta di Varrone (q. 2126 m) e al Rifugio F.A.L.C. (q. 2115 m).
Da qui come per la salita.
Il lungo avvicinamento (2,30/3 ore) e rientro e le poche protezioni in via, fanno di questa salita una vera e propria avventura, ingiustamente pochissimo frequentata e conosciuta.
"Anna nel Sole" presenta uno sviluppo di circa 250 metri e una difficoltà massima di VI+, accompagnata dal fatto che le protezioni son sempre poche (media di 2 spit a tiro) e la via non sempre è intuitiva (soprattutto nelle lunghezze più semplici). Portare friends fino al 3 BD e cordini per attrezzare/rinforzare le soste.
I due puntini rossi indicano i due possibili attacchi della via "Anna Nel Sole" | Vincendo la difficile spaccatura di L6 | In uscita dall´impegnativo diedro dell´ultima lunghezza |
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