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Immagine del Resegone ripresa da S, dalla Corna Camozzera |
Regione: Lombardia (Lecco) ![]() Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Resegone Provincia: Lecco Punto di partenza: Erve (q. 559 m) Versante di salita: S Dislivello di salita: 1316 m - Totale: 2632 m Tempo di salita: 3,30 h - Totale: 6,30 h Periodo consigliato: da marzo a novembre (in assenza di neve) |
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Il nome deriva dal suo celebre profilo a nove punte che riproducono una sega, che nel dialetto è detta resega. Assieme alle Grigne è la cima più popolare del panorama lecchese ed è molto frequentata in tutte le stagioni. Se si vuole godere appieno di un po’ di solitudine su questa stupenda montagna è meglio salirvi nei giorni feriali, dato che nei fine settimana è raggiunta da decine e decine gli escursionisti che calcano principalmente le diverse vie normali. In quanto cima completamente decentrata verso S, se si ha la fortuna di una giornata tersa, offre un vasto ed interessantissimo panorama. Al vicino orizzonte si possono osservare, oltre alle caratteristiche cime del proprio gruppo: i laghi della Brianza, il Magnodeno, il Barro, le cime del Triangolo Lariano, le Grigne al completo, il Due Mani, il Legnone e l’intera costiera che lo unisce al Pizzo dei Tre Signori, lo Zuccone Campelli, l’Arera, la Presolana e l’Alben. Mentre all’orizzonte lontano spiccano, da W verso E: il Monviso, il Gran Paradiso, il Rosa, il Cervino, il Gruppo dei Mischabel, l’Oberland Bernese con il Finsteraarhorn che da questa prospettiva offre una visione particolarmente slanciata, e poi il versante retico con il Badile, il Cengalo, il Disgrazia, il Bernina, la Piazzi, l’Adamello ed oltre.
L´itinerario proposto che prende avvio da Erve, al di sopra del Rifugio Alpinisi Monzesi si svolge lungo il Canale Valnegra che è un pò ripido ma in condizioni normali non presenta particolari difficoltà. Bisogna comunque prestarci le dovute attenzioni e indossare il casco, per la possibile caduta di sassi smossi dalle comitive soprastanti e dagli animali, in quanto ci si trova dentro a un imbuto.
Da Lecco si raggiunge Calolziocorte e da qui si sale ad Erve. Giunti all’inizio paese, si continua lungo la strada quasi rettilinea che costeggia sempre a destra il torrente Gallavesa, per circa 2 km. Nell’ultimo tratto la strada assume il nome di Via Resegone e termina presso una rotonda sterrata. Si parcheggia poco prima della rotonda.
Dalla rotonda, seguendo le indicazioni dei cartelli che riportano tra l’altro: anello del Resegone, antiche miniere e La Passata, si imbocca la stradina sterrata che attraversa il torrente sopra un ponticello in cemento e sale con moderata pendenza sulla destra orografica della Valle della Gallavessa. Dopo circa un quarto d’ora di cammino si arriva in località Gnétt (q. 663 m), dove c’è un bivio. Si può prendere subito a destra, guadando il torrente, oppure si può proseguire a sinistra e dopo poche decine di metri attraversarlo sopra un ponticello. In ogni caso si continua ora a destra (salendo) del torrente, ma poi lo si riattraversa quasi subito di nuovo e la pista si trasforma in sentiero.
Poco più avanti, sempre in località Gnétt, si seguono le indicazioni di un cartello per: Sentiero Prà di Ratt e Rif. Alpinisti Monzesi h 1.10. Sul cartello è riportata anche la scritta – impegnativo- invero non c’è assolutamente nulla di difficoltoso, in un tratto il sentiero è solamente un po’ ripido, null’altro. Si sale quindi ora a sinistra del torrente, nel bosco e dopo un centinaio di metri, ad un bivio, si prende a sinistra, seguendo le indicazioni per Sentiero Pra di Rat, tralasciando a destra il Sentiero San Carlo. Inizia qui una ripida salita nel bosco, con diverse tracce che poi si ricongiungono.
Più in alto, in alcuni tratti il sentiero diventa incassato a mò di trincea, si passa in una strettoia tra rocce e si arriva ad una specie di sella erbosa, da dove si può ammirare il bel versante meridionale del Resegone. La pendenza diventa ora meno marcata e si prosegue lungo il sentiero con la traccia sempre ben evidente, a mezzacosta e per un lungo tratto. Giunti ad un bivio si tiene a sinistra e poco più in alto si arriva al Rifugio Alpinisti Monzesi (q. 1173 m). Da qui si segue il sentiero con il segnavia 11 e l’indicazione per Rifugio Azzoni. La traccia sale con diverse svolte in direzione della bastionata rocciosa soprastante, quindi traversa a destra il solco di un canale e sale per un buon tratto nel bosco.
Seguendo la traccia segnalata, si imbocca poi il canale Valnegra. All’inizio si risale una specie di sperone che lo divide in due rami, poi si prosegue un poco a sinistra del solco principale, fino a quando il canale si restringe molto. In questa strozzatura si supera un passaggio roccioso di pochi metri di I+ e poi si prosegue nella salita sempre in prossimità del solco del canale e seguendo sempre i segnavia, fino a raggiungere il Rifugio Azzoni (q. 1860 m). Dal rifugio si risalgono poi alcuni gradini in cemento e facili pietre e in meno 2 minuti si arriva all’alta croce di vetta.
Come per la salita.
Il Rifugio Alpinisti Monzesi | In salita, nel canale Valnegra | Il Rifugio Azzoni, dalla vetta del Resegone |
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