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![]() Il Torrione di Valsolda, da N |
Regione: Lombardia (Como) ![]() Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Camoghè Provincia: Como Punto di partenza: Bùggiolo (Val Rezzo), località Dasio (q. 1118 m) Versante di salita: N Dislivello di salita: 750 m - Totale: 1500 m Tempo di salita: 2,30 h - Totale: 5,00 h Periodo consigliato: maggio - ottobre |
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È uno stupendo castello di rocce calcaree, il secondo per altezza della Valsolda, dopo la Cima di Fiorina più alta di soli 5 metri. Come figura topografica Il Torrione è però decisamente superiore. Si trova sulla dorsale che dalla spalla E della Cima di Fiorina si stacca verso S ed è quindi interamente in territorio italiano. Presenta due cime ben distinte, la Cima W che è la più elevata (q. 1805 m) e la Cima E più bassa di alcuni metri (q. 1800 m circa), separate da una profonda spaccatura. Nonostante l’aspetto severo e precipite, le due sommità si possono raggiungere abbastanza facilmente. La Cima W è la più impegnativa, bisogna superare una breve paretina di II, mentre la Cima E presenta passaggi di I. Eventualmente portare un cordino per i meno esperti.
Bellissimo il panorama, in particolare dalla Cima W, tra l’altro si vedono 4 laghi, quello Maggiore, di Lugano, del Piano e di Como.
Da Menaggio sul Lago di Como si segue la strada per Porlezza sul Lago di Lugano. Poco prima di giungere a Piano Porlezza si prende la deviazione per la Val Cavargna e si sale fino al bivio che precede il paese di Cavargna. Qui si svolta a sinistra, per la Val Rezzo e giunti a Bùggiolo, località Dasio, si parcheggia. La stradina che sale al Passo di San Lucio è vietata al transito dei veicoli non autorizzati.
Bùggiolo può essere raggiunto anche con questi due itinerari stradali:
1°) Menaggio - bivio per la Val Cavargna in località Piano Porlezza - Carlazzo – Corrido - Bùggiolo.
2°) Lugano – Porlezza – Corrido - Bùggiolo.
Dal parcheggio si prende la stradina con cartelli indicatori per Rifugio Garzirola e Rifugio San Lucio, che sale in direzione NW. In parte con il fondo cementato, in parte sterrata e con alcuni tornanti, la stradina attraversa un bosco di faggi e poi lungo i prati prosegue per il Passo di San Lucio (q. 1542 m). Alcune centinaia di metri prima del passo, quando la stradina compie l’ultimo tornante a destra, la si abbandona e si prende, proprio sul tornante, la pista che si stacca sulla sinistra e che prosegue verso SW (indicazioni per Cima di Fiorina). Dopo circa 500 m si arriva in prossimità del Colle (q. 1505 m), alla base della cresta NE del Monte Cucco (q. 1624 m). Qui si abbandona la pista che scende al vicino Alpe Colmine e si segue la larga traccia, quasi pianeggiante, che aggira ad E, a mezza costa, la sommità del Monte Cucco e il Colmo di San Bernardo, fino a raggiungere la Bocchetta di San Bernardo (q. 1586 m). Da questo valico si segue il sentiero, ora segnalato, che risale un costone ricoperto di pini mughi e si arriva al Passo di Fiorina (q. 1688 m). Si prosegue poi lungo il facile crinale, sempre su sentiero segnalato, fino alla spalla E della Cima di Fiorina. Una visita a questa vetta è d’obbligo, dista 2 minuti di cammino. Ridiscesi alla spalla E, si imbocca il sentiero, verso S, che si mantiene sulla cresta che collega la Cima di Fiorina al Torrione di Valsolda. Alcuni saliscendi portano alla (q. 1809 m), dove inizia una breve discesa. Il sentiero aggira sul versante E alcuni spuntoni rocciosi e si approssima alla parete verticale della Cima W del Torrione. Da qui si possono raggiungere entrambe le cime.
CIMA W
Quando il sentiero tocca lo zoccolo della parete, a destra si potrà notare un canaletto con sopra un grosso masso incastrato di traverso. Si risale il canaletto e proprio sotto il masso si arrampica la breve paretina sulla destra (II), che è il punto più impegnativo dell’intera ascesa. La traccia traversa poi a sinistra, risale un pendio di rocce ed erba e conduce sulla larga vetta.
CIMA E
Si va a raggiungere l’intaglio tra le due cime, anche qui c’è un masso incastrato che si supera agevolmente sulla destra. Si oltrepassa il colletto e si scende per pochi metri sul versante opposto. A sinistra c’è una specie di canale con facili rocce che porta sull’ultimo tratto del pendio S. Si risale questo pendio di erba e bassi gradini rocciosi e si arriva in vetta.
Come per la salita.
Al Passo di San Lucio (raggiungibile in 15 minuti dal tornante dove si è abbandonata la stradina principale), oltre alla chiesa del XIV secolo dedicata a San Lucio che merita di essere visitata, in territorio italiano c’è il Rifugio San Lucio, aperto d’estate e nei fine settimana, mentre in territorio svizzero, trenta metri oltre il confine, c’è la Capanna San Lucio di proprietà di un’associazione privata. Da questo valico, per proseguire verso il Torrione di Valsolda, si segue il sentiero verso SSW che si mantiene lungo la dorsale erbosa di confine, fino a raggiungere, in circa 15 minuti di cammino, il Colle (q. 1505 m), dove ci si ricollega con l’itinerario di salita.
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Il canaletto e la paretina sotto il masso incastrato di traverso | In primo piano la Cima E, dalla Cima W | La cima W, salendo alla Cima E |
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