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Dal passo seguire il sent. Angelini n. 578 attraverso boschetti e poi prati (cercare il segnavia), aggirando poi le propaggini rocciose NE del gruppo ed entrando nel Vant de al Moiazza, fino al Biv. Grisetti.
Dal bivacco seguire la traccia segnata che risale tutto il Vant de al Moiazza, ripido e compatto ghiaione, fino alla Forc. delle Masenade. Presso la forcella seguire il segnavia sotto cresta verso destra fino ad un salto roccioso attrezzato un po' impegnativo. Poi per traccia segnata e seguendo i cavi della ferrata Costantini, tralasciare la deviazione per la cengia Angelini e seguire la ferrata lungo la cresta, con qualche passaggio esposto, fino all'antecima. Da qui scendere un po' per ghiaie e traversare sottocresta per terreno esposto e franoso (attenzione) guadagnando la piatta cresta finale che conduce all'ometto di vetta.
Come per la salita o con giro più remunerativo (sebbene impegnativo fisicamente) scendere per la ferrata Costantini, attraverso la bellissima cengia Angelini, fino al Biv Ghedini (q. 2601 m) e da qui seguire la via ferrata in ripida discesa fino al sent. 554 che porta al Rif. Carestiato (q. 1834 m) e da qui per strada forestale al P.so Duran.
Salita impegnativa in ambiente severo, via ferrata obbligatoria, utile una corda da 30 m per fare sicura nel tratto finale di cresta.