È l’ultima elevazione che chiude a SE la conca di Schiazzera. Da W si presenta con un largo dosso erboso, poco rilevato sulla cresta che sale alla quota 2591. Mentre a S/SW mostra una parete molto dirupata di rocce ed erba. Viene raggiunto dal rifugio su sentiero elementare. Bel panorama sulla Valtellina e sulle montagne della regione. Per i più esperti è consigliabile visitarlo al ritorno dalla Cima Est di Schiazzera, vedi relativa relazione.
Dalla superstrada Tirano-Grosio si esce a Vervio. All’entrata di questo paese si prende a sinistra, seguendo sempre ai vari bivi le indicazioni per Rifugio Schiazzera o semplicemente Schiazzera. Per transitare su questa stradina c’è l’obbligo di permesso, disponibile al distributore automatico ubicato in piazza della chiesa di Rogorbello che s’incontra dopo circa 4 km di salita. Il costo del ticket giornaliero è di € 3,00. Munirsi di monete in quanto il distributore non accetta banconote e non da resto. La stradina è lunga e stretta ma interamente asfaltata, tranne alcuni tornanti e gli ultimi 100 m che sono acciottolati. Al termine della stradina si arriva al parcheggio sottostante il Rifugio Schiazzera. Da Vervio al parcheggio prevedere circa 40 minuti.
Dal parcheggio si segue la pista acciottolata che in 10 minuti di cammino conduce al Rifugio Schiazzera (q. 2079 m). Da qui, seguendo le indicazioni dei cartelli per Monte Croce h 0,45 si attraversa un rado boschetto di larici e su sentiero sempre ben evidente si prosegue in direzione N. Poi il sentiero volge a destra e diventa un po´ più ripido ma sempre facile e mai esposto. Si attraversa un elementare canaletto roccioso di pochi metri, prudenzialmente attrezzato con catene per i turisti inesperti. Si sale fino ad arrivare ad una sella erbosa sulla cresta N, dove c’è una palina segnaletica. Percorrendo in direzione S il larghissimo crinale erboso e da ultimo in leggera discesa, si arriva alla croce di vetta.
Come per la salita.