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Cima dei Monti Ernici posta tra Lazio ed Abruzzo.
A1 uscita Ferentino, poi superstrada per Sora uscita Veroli, dal paese provinciale per Casamari, dopo 2,5 km bivio a sin. per Prato di Campoli, ancora 16 km, parcheggio alla fine della strada.
Si percorre in tutta la sua lunghezza il vasto prato in direzione NE, poi si segue un ramo della radura che si spinge verso N cominciando a salire più decisamente, fino ad entrare nel bosco, seguendo il vecchio sentiero del CAI che si mantiene con qualche svolta sul lato sinistro del fosso della Fragara. Dopo circa 45 minuti dalla partenza si esce dal bosco e si raggiunge il fosso (q. 1450 m) che va attraversato verso destra. Il sentiero ora si inerpica più ripido nel bosco, poi attraversa un´ampia radura verso sinistra (nord-ovest) ed un altro fosso sempre verso sinistra, più avanti piega decisamente a destra (nord-est; q. 1700 m) e risale con alcune svolte l´ultima fascia di bosco, fino ad uscire su terreno più aperto alla base dei vasti pendii sommitali, costellati di massi e radi pini mughi. Da qui il sentiero con molte svolte e sempre piuttosto ripido porta alla sovrastante cresta uscendone sul filo, dopo aver superato la deviazione che porta sulla sinistra al M. del Passeggio. Si segue ora in direzione est la cresta che risale al M. Pratillo (m 2007), che si può scavalcare oppure aggirare tagliandone il versante sud. Si arriva alla sella dove confluisce da nord lo spettacolare vallone di Peschiomacello. Da qui un´ultima breve salita conduce alla vetta (m 2041), croce metallica e Madonnina.
Stessa via di salita oppure per completare un eccezionale anello panoramico reggiungere per cresta M. del Passeggio e discendere da questo (vedi relazione dello stesso autore).
Dalla vetta il panorama è grandioso: nelle giornate più limpide si distinguono chiaramente tutte le maggiori cime dell´Appennino ed il mare Tirreno, con le isole Pontine. E´ interessante osservare (con estrema attenzione, specie in presenza di neve o ghiaccio) l´impressionante parete settentrionale che precipita nella Valle Roveto. In questo versante, dal paese di Roccavivi, si può effettuare una importante salita invernale lungo il vallone di Peschiomacello, con 1500 m di dislivello e difficoltà su neve e ghiaccio.