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Si trova sulla catena montuosa che dal Corno Miller si stacca in direzione SW, separando la Valle Salarno a S dalla Val Miller a N. Sovrasta il paese di Saviore dell’Adamello ed è la montagna più popolare di questa regione, sia per la facilità d’accesso, sia per il notevole panorama offerto, in particolare sul settore occidentale del Gruppo dell’Adamello. Caratteristica della vetta è un vasto ripiano che si trova ad W del breve risalto sopra il quale è posta un’alta croce. L’itinerario proposto che passa da Malga Corte e per la cresta W, è facile (E+/EE-) ed inoltre è segnalato con bandierine e cartelli dalla partenza alla vetta.
Dai pressi di Cedegolo in Val Camonica si sale a Berzo Demo e da qui si prosegue verso Cevo e Saviore dell’Adamello. Giunti al centro di quest’ultimo paese la strada compie un tornante sinistrorso (indicazioni per Val Salarno, Rifugio Prudenzini e località Fabrezza) e poco più avanti uno destrorso. Esattamente su questa curva c’è un bivio, qui si tralascia la strada che svolta a destra (indicazioni come sopra) e si prosegue diritti, lungo la Via Pian della Regina. Percorrendo questa strada asfaltata si superano 3 tornanti e più avanti troviamo, sulla sinistra, i cartelli segnaletici. Si parcheggia qui, in qualche spiazzo ai lati della strada.
Seguendo le indicazioni del cartello che riporta Malga Corti ore 1,00 con il segnavia 92, ci si incammina lungo la pista con il fondo cementato indicata dal cartello, che sale ripida a monte della strada principale. Dopo una cinquantina di metri, prima di giungere ad una casa isolata, si abbandona la pista e si prende il sentiero segnalato che sale sulla destra. Ci si addentra quindi nel bosco, la traccia è sempre ben marcata e segnalata e con un lungo traverso ascendente, in direzione NW, dopo circa 45 minuti di cammino si incrocia una prima pista sterrata.
Seguendola, poco più avanti ci si immette sulla stradina, sempre sterrata che sale da Cevo. Nel prosieguo si superano 4 tornanti, l’ultimo sinistrorso e poi in breve si arriva alla Malga Corte (o Corti, q. 1816 m). Si oltrepassa questa malga, seguendo sempre la sterrata, in direzione NNE e più avanti si guada il torrente che scende dalla valle tra il Piz di Olda a sinistra e il Pian della Regina a destra. Si prosegue ancora lungo la pista che compie un paio di tornanti e proprio sul secondo, sinistrorso, la si abbandona e si seguono le indicazioni di un cartello che portano a risalire il pascolo.
La traccia, sempre segnalata, poco sopra entra in una macchia di larici e poi continua lungo il pascolo. Si incrocia ancora per un breve tratto la sterrata, poi si sale ancora a lungo sui dossi del pascolo. Il percorso si fa un po’ più ripido, si aggira a sinistra una rupe e si prosegue fino a raggiungere una larghissima sella sulla cresta che collega il Piz di Olda al Pian della Regina, Volgendo a destra si risale l’ampia cresta W della nostra montagna, ma più che di una cresta si tratta di un largo pendio detritico, si seguono sempre i segnali, fino a raggiungere la grande croce di vetta.
Abbiamo due possibilità.
1°) Come per la salita.
2°) Per la cresta ENE (vedi relazione: Pian della Regina).
Sulla carta della Kompass il sentiero con il segnavia 93 sale a destra del torrente dell’Alta Valle del Coppo e raggiunge la vetta del Pian della Regina lungo il versante SW. Invero, la segnaletica attualmente presente in loco sale a sinistra del torrente sopra citato e conduce in vetta attraverso la cresta W, come riportato nella descrizione salita.