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Il Pelmetto occupa l´intera porzione occidentale del massiccio del Pelmo, separato dallo stesso Pelmo dalla profonda spaccatura della Fessura. Incombe ad Est di Forcella Staulanza e, come questa, funge da spartiacque Maè-Cordevole (T.Fiorentina).
Dall´estremità superiore del paese di Coi si sale per sentiero con direzione N fino all´innesto (q. 1908 m) col tracciato che collega Passo Staulanza al Rif.Venezia. Aggirando la sorgente, si prosegue per traccia nella medesima direzione verso lo sbocco del canalone meridionale della Fessura, entrando nello stesso con risalita obliqua della scarpata erbosa a ridosso del Pelmo. Si rimonta ora lungamente il canalone (qualche passaggio di I e II a destra del grande macigno incastrato) fino a poco sotto l´intaglio della Fessura, ove a sinistra si sviluppa l´ampia bancata detritica delle Cenge Superiori.
Seguire le Cenge Superiori in versante E e, doppiato lo spigolo SE, in versante S. Appena entrati in versante W si affronta il "salto del Mago", la cui parte impegnativa (IV) si limita a non più di 4 metri (possibile presenza di un anello di corda). Più sopra si risale un settore a gradoni (l´ultimo dei quali esposto in versante S) e di seguito delle ripide ghiaie al piede meridionale della Cima Sud fino all´insellatura detritica che da accesso all´area sommitale. Da qui, volgendo a sinistra, in un minuto si può raggiungere la cima S (q. 2981 m), mentre proseguendo verso N si perviene in breve sulla cima principale.
Come per la salita. L´unica doppia in corrispondenza del "salto del Mago".
Ritornati nel canalone della Fessura, con 5 minuti di fatica supplementare ci si può affacciare al mitico intaglio. Considerando inoltre che appena sotto si stacca la Cengia di Grohmann, i più in forma potrebbero progettare il concatenamento Pelmetto-Pelmo (o - forse più convenientemente - il contrario).