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La Punta dello Scudo è situata nel settore nord-orientale del Gruppo Ortles-Cevedale, a S della Vedretta di Lasa e di fronte all´Angelo Grande e alla Cima Vertana. E´ un importante nodo orografico dove si diramano le 3 costiere principali di questo settore: verso N quella che raggiunge le due cime citate e prosegue poi fin oltre la Croda di Cengles; verso E inizia la Cresta di Lasa, poco nota e altrettanto poco frequentata; infine a SW si dirama da dorsale che funge da giunzione con il settore centrale del Gruppo Ortles-Cevedale. La caratteristica principale delle vette di questo tratto di cresta che coronano a S il ghiacciaio è, oltre alla relativa facilità d´accesso e al panorama stupendo, la loro vicinanza e il breve dislivello che le separa. Ciò permette di salire due o più cime nel corso di una sola escursione, seguendo la cresta di collegamento. L´ascesa alla Punta dello Scudo è pertanto da collegare alla traversata che ho effettuato verso la Punta Peder di Mezzo (vedi relazione di questa vetta).
Dalla strada per il passo dello Stelvio, in località Gomagoi, si prende la deviazione che risale la Valle di Solda, fino al paese di Solda.
Il sentiero con il segnavia n. 11 che conduce al Passo di Rosim ha inizio nei pressi dell´Hotel Solda, nella parte alta del paese. Con un bel percorso si attraversa all´inizio una zona boschiva con numerose svolte e si prosegue poi verso E sulla destra idrografica della Valle di Rosim. Raggiunto il margine del Piano di Rosim il sentiero incrocia quello con il segnavia n. 13 proveniente dal Pulpito o Kanzel (q. 2348 m) dove vi giunge una seggiovia. Dopo aver attraversato il piano citato, in direzione NE si sale un lungo cordone morenico che conduce ad un pianoro, proprio di fronte alla seraccata della Vedretta di Rosim. Si prosegue costeggiando a sinistra (salendo) il ghiacciaio, su terreno morenico spesso instabile. Nella parte superiore si può salire sul ghiacciaio, se conveniente, raggiungendo infine i facili pendii detritici in prossimità del Passo di Rosim (q. 3288 m). Senza raggiungere il passo, si traversa sul ghiacciaio con moderata pendenza, prestando attenzione ai crepacci, fino a raggiungere il versante W della Punta dello Scudo. Non conviene traversare ulteriormente verso il passo dello Scudo (q. 3392 m) che a causa dell´abbassamento del ghiacciaio non è più tanto agevole da raggiungere, ma si risale al centro il facile e detritico pendio W della montagna, appoggiando gradatamente verso destra. All´inizio dei risalti rocciosi che ostacolano l´accesso diretto alla vetta, si traversa facilmente a destra e si raggiunge la cresta SW circa 50 metri sotto la cima. Seguendo l´ampio filo di questa cresta, in breve si raggiunge la vetta. Senza traversare verso la cresta SW è possibile anche risalire l´intero pendio W fino in vetta, scalando da ultimo le rocce di un canaletto che rendono l´ascesa più interessante.
Come per la salita fino al margine del Piano di Rosim, dove si offrono almeno due possibilità per raggiungere Solda:
a) seguire il sentiero con il segnavia n. 11 per il quale siamo saliti
b) raggiungere il Pulpito (Kanzel) con il sentiero n. 13 e scendere con la seggiovia, in questo caso bisogna informarsi sull’orario dell’ultima discesa.
La salita è facile, l´unico pericolo sono i crepacci della Vedretta di Rosim. L´ascesa alla Punta dello Scudo come meta a sè, ha solo interesse panoramico, abbinandola con la traversata alla Punta Peder di Mezzo e, avendo tempo a disposizione, con la Punta Peder di Fuori e la Punta Livi, assume anche un interesse alpinistico. Infatti il percorso di cresta, almeno fino alla Punta Peder di Mezzo dove sono giunto, sebbene facile, non è affatto banale (vedi foto scalate).