Più esattante Col dei Bòs, è un´elevazione del gruppo di Fanes, nota durante la Grande Guerra per il valore strategico e la presenza di postazioni italiane di prima linea. Frequentata per le vie di scalata (classica la "Ada", 350 m, D+) e la recente ferrata che ne solcano i versanti S e W, affacciati sulla SR48. L´accesso comune alla cima, privo di difficoltà, consente di effettuare un´anello di notevole valore per i panorami, la flora e la possibilità di visitare le posizioni di guerra.
Dal Rifugio, raggiunto per una comoda carrozzabile che si dirama dalla SR48 in località Vervei (tab., q. 1700 m ca.), si segue la carrareccia segnavia 403 fino al centro del Valon de Tofana. Presso la partenza della teleferica di servizio del Rifugio Giussani la si lascia, per prendere a sinistra un sentiero che sale fra i mughi fino alla base della parete SE della Tofana di Rozes. Qui s´incrocia il sentiero segnavia 404, che si segue passando sotto il Castelletto e giungendo sull´ampia Forcella Col dei Bos (q. 2331 m), che schiude l´accesso alla Val Travenanzes.
Si abbandona il sentiero segnalato, per seguire una marcata traccia verso sinistra (ometti), che risale per 230 m di dislivello le poco ripide pendici erbose e rocciose NE del Col, fino a toccare l´aperta sommità.
Ridiscesi in Forcella, si continua verso SE seguendo la carrareccia di guerra segnavia 402 fino al primo tornante. Si devia a sinistra sul sentiero segnavia 412, che inizia all´esterno della curva e porta al Rifugio Dibona traversando a saliscendi l´Alpe di Sotecordes (lungo il sentiero capanna chiusa, dalla quale si può scendere direttamente alla SR48 in località Rubianco).
L´anello proposto lambisce le pendici meridionali della Tofana di Rozes, offrendo scenari e colpi d´occhio magnifici sulle Dolomiti Ampezzane. L´escursione si può effettuare anche in inverno, con racchette da neve (testata dall´autore) o sci d´alpinismo. In tal caso conviene partire direttamente dalla SR48 in località Rozes (q. 1872 m, parcheggio, tab.).