Bellissima vi di arrampicata aperta nel 2004 da M.Curnaccia e M.Moretti Diff: 6b+ (6a obb) Materiale serie di friend fino al 4, nut, e 8 rinvii
Avvicinamento: parcheggiando ad Alagna si percorre la strada a piedi oltre il paese fino a trovare le indicazioni per il rif. Pastore, a quel punto si imbocca il sentiero e si sale su facile percorso. Superato il rifugio Pastore si attraversa un prato tenendo la sinistra e si segue il sentiero che in 1h conduce al rifugio Crespi Calderini. Da quest’ultimo si imbocca un sentiero sulla destra che sale su pendii erbosi, quindi seguendo la cresta si giunge all’alpe Fun’d’ecco (1h 30m dalla partenza). Da qui in poi il sentiero non è molto evidente, tenendo la destra si seguono tracce che portano ad attraversare un torrente quindi si sale verso il vallone delle Malfatta in direzione della punta Vittoria (già ben visibile) costeggiando il ruscello. Si superano delle facili placche e si giunge ad un pianoro di sassi e sfasciumi quindi si arriva alla base del ghiacciaio delle Piode (attenzione alle scariche del ghiacciaio). Qui la pendenza torna ad aumentare e si punta alla parte più compatta della parete aggirando uno zoccolo placcoso, la via attacca a quota 2700mt a sinistra delle placche rossastre strapiombanti che si notano a circa 100 metri da terra.
1° tiro: si sale dove la roccia è più generosa puntando al primo spit situato alla destra di un diedrino, da qui si prosegue tenendo leggermente la destra superando passi più delicati, fino a giungere sotto un tettino ammanigliato, si esce una bella cengia comoda dove c’è la prima sosta (6b, 40m 6 spit) 2° tiro: dalla cengia si sale dritti raggiungendo un breve diedrino fessurato (con ottime possibilità di proteggersi) superato il quale si affronta una placca tecnica di movimento ed equilibrio fino alla sosta successiva (6b, 30m 6 spit) 3° tiro: a destra della sosta seguire l’evidente grossa fessura che sale per una dozzina di metri (proteggibile con friend del 2 e del 3) alla fine della quale si attraversa leggermente a sinistra salendo per piccole fessure giungendo alla comoda ulteriore sosta (6a,40m 5 spit) 4° tiro: è il tiro chiave della via e abbastanza impegnativo, si sale su bellissima fessura obliqua da proteggere (utile friend del 4), per poi effettuare ancora passi in placca delicati (6b+, 25m 4 spit) 5° tiro: si supera una placchetta non banale tenendosi leggermente la sinistra sullo spigolo svasato, fino a rimontare su placche sprotette (passi di III°) per una ventina di metri fino a risalire un breve e facile strapiombino che porta all’ultima sosta che abbiamo trovato (sotto un grosso tetto), ci aspettavamo un ultimo tiro di 5c ma da qui in poi non abbiamo trovato nessuna possibilità di proseguire perlomeno su difficoltà intorno al V grado (forse abbiamo saltato una sosta).
Discesa: in doppia sulla via
