Sebbene fra le montagne che contornano il Passo del Lucomagno sia la pių alta, lo Scopi rimane celato sino all´ ultimo momento, rivelandosi soltanto una volta oltrepassata la linea di confine col Canton Uri. Purtroppo, la posizione solitaria e dominante che garantiscono un panorama unico, ha invece suscitato gli ineressi strategici sul piano militare, cosė da deturparne orrendamente la vetta.
Da Milano autostrada dei laghi per Como-Chiasso. Superata la dogana, si prosegue in direzione S. Gottardo, uscita Biasca. quindi cantonale Val di Blenio-Lucomagno con la quale si raggiunge il passo, parcheggiando subito prima della galleria che lo attraversa.
Dalla strada per un sentierino si sale sul tetto della galleria, seguedolo per circa una chilometro. Dopo aver superato una parete di rocce rossastre, affacciatisi sulla valle di Disentis, si trova la traccia segnalata che sulla destra risale ad ampi tornanti l´ erboso versante SW dello Scopi. Raggiunta una grande conca, si ritorna verso E e sempre con vari tornanti si sale alla cresta W. Di colpo il paesaggio si trasforma, e da verdeggiante diviene color fuliggine, un ambiente lunare ricoperto da pietrame e sabbia neri, del tutto inconsueti nel paesaggio alpino ma propri dei terreni vulcanici. Seguendo la traccia, si raggiunge un tratto pianeggiante, dopodichč segue una rampa ripida e franosa, disseminata di segni di passaggio , che porta su di un panoramico terrazzino poco sotto la vetta dove si trova la mensa dei militari, che all´ occorrenza funge anche da ristorante. In breve si č alla sommitā, spianata e abbassata di circa 15 metri (non registrati sulla CNS), dalla quale la vista spazia a 360 gradi.
Come per la salita.
Percorso non difficile, su sentiero evidente, ha il suo punto di forza nel panorama, uno dei migliori a queste quote.