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Parete W e via ferrata Bolver-Lugli |
Regione: Trentino Alto Adige (Trento)
Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Dolomitiche - Gruppo Pale di S. Martino Provincia: Trento Punto di partenza: Rif. Pedrotti (q. 2578 m) - S. Martino di Castrozza Versante di salita: S Dislivello di salita: 760 m - Totale: 1520 m Tempo di salita: 4,30 h - Totale: 7,30 h Periodo consigliato: luglio - settembre |
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Salire in cabinovia da S.Martino di Castrozza fino al Col Verde (q. 1975 m) e poi con la funivia al Rif. Pedrotti. Altrimenti dal Col Verde seguire il sentiero 701 e, presso cartello di indicazione, traccia a sinistra per il P.so Bettega, su bel percorso roccioso ed isolato, con qualche tratto attrezzato e segnato da ometti e bolli rossi. Altra possibilità: via ferrata Bolver-Lugli dal Col Verde, molto lunga e faticosa, fino al Biv. Fiamme Gialle. In entrambi i casi sono 1200 m di dislivello e ca. 3 h fino al bivacco.
Dal Rif. Pedrotti o dal Col Verde salire al P.so Bettega e poi ridiscendere il vallone a NE per il sentiero 716, aggirare verso N lo zoccolo della Croda delle Pale scendendo per facili rocce (I) per ca. 100 m fino ad entrare nel canalone della Val dei Cantoni (innevato fino a stagione inoltrata, utile la piccozza). Piegare a sinistra e risalire il vallone stando a sinistra (ometti e bolli rossi), risalendo facilmente una articolata costola rocciosa (I), poi per neve ripidamente al P.so del Travignolo. Da qui seguire traccia e bolli rossi a sinistra per percorso ad arco attraverso pendio roccioso fino al Biv. Fiamme Gialle (3 h). Dal bivacco seguire la traccia in traversata verso W (non la tracciapiù ripida in salita) fino a quasi al limite della spalla detritica (ometto) e da qui a destra per roccia gradinata (50 m, I) fino ad uno stretto intaglio. Scendere per alcuni metri oltre l'intaglio per un canalino che porta ad una cengia, traversare a destra (II) ed entrare in una caverna da cui si esce per un foro (Bus del Gat), o passare all'esterno per la parete (III). Si esce su un terrazzo sotto uno strapiombo a tetto e si risale per un canalone detritico fra due torrioni per 30 m, fino a pochi metri prima della forcella soprastante. Risalire per fessure la ripida parete di sinistra (20 m, III+/IV, cavo metallico) fino ad uno spiazzo, poi a sinistra per breve fessura strapiombante fino ad un altro spiazzo presso un camino da risalire (4 m, III). Poi da uno stretto canale salire a sinistra un breve salto e per aereo spigolo coricato (detto "il mulet") fra due canalini che porta alla cresta sommitale (20 m, III+, esposto, appigli buoni). Seguire la cresta molto aerea (II) fino all'antecima E (libro di vetta) e poi alla cima principale con la croce, per esposta e rischiosa traversata su roccia molto friabile dell'aerea cresta di collegamento (1,30-2 h dal bivacco).
Come per la salita, con alcune calate in doppia, in ca. 3 h.
Itinerario in roccia in alcuni punti friabile ed esposta, tratti esposti ed aerei, passaggi di II e III+ con qualche cavo metallico, richiede esperienza ed allenamento, discesa con alcune calate in corda doppia fino a 30 m (corda da 60 m), da evitare con nuvole.
Vista dalla Cima Corona |
Relazione e foto della via ferrata Bolver Lugli su VieFerrate.it (in collab. con VN) Ultime 20 scalate... Elenco delle scalate... |
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