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Regione: Veneto (Belluno) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Dolomitiche - Gruppo Pale di S. Martino Provincia: Belluno Punto di partenza: Malga Canali (q. 1302 m) Versante di salita: W Dislivello di salita: 550 m - Totale: 1100 m Tempo di salita: 4,30 h - Totale: 7,30 h Periodo consigliato: premavera - autunno |
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Via bellissima sullo spigolo della cima che sovrasta il rifugio Treviso in Val Canali. Via non eccessivamente difficile ma panoramica, esposta e di roccia ottima. difficoltà sostenute. La via si chiama Spigolo Franceschetti.
Da Fiera di Primiero si segue la strada in direzione del Passo Cereda fino a trovare l´indicazione per la Val Canali che se segue fino al parcheggio, vicino alla Malga Canali (1302 m). Da qui, in una mezz´ora si raggiunge il rifugio Treviso a 1631 m.
Da rifugio s´imbocca il sentiero per forcella delle Mughe che si risale per circa una mezz´ora fino alla fine del tratto boscoso, su un pianoro, proprio sotto lo zoccole del Dente. A sinistra, al margine del terrazzino inizia la via. SALITA: si attaccano le rocce obliquando liberamente a sinistra verso un spigoletto e portari oltre questo in esposizione verso un mugo solitario (II e III, 20 m), poi per roccette ad un terrazzino sotto una fessura. Su per questa per una decina di metre (III) e successivamente per rocce facili ma esposte in obliquo a sinistra si raggiunge una grande terrazza alla sommita dello zoccolo (30 m, II, fin qui senza via obbligata). Si attraversa uno spacco nella roccia e si arriva sotto la grandiosa cresta del Dente dove iniziano le vere difficoltà: si scala la parete sotto l´evidente camino, tenendosi un pò sulla sinistra per raggiungere un terrazzino proprio all´interno di questo (IV, 15 m), poi si scalano le rocce a sinistra del camino (od anche all´interno con maggiore difficoltà all´uscita) per arrivare ad un comodo punto di sosta (15 m, IV e III, 30 m tutto il tratto). Si procede oltre il punto di sosta in un canalino cosparso di detriti e con all´inizio una ripida strozzatura (4 m III, attenzione) e si giunge ad un altro punto di sosta sotto una parete (20 m III e II). Si scala la parete a destra (10 m IV+, passaggio chiave) e ci si tiene un pò a sinistra traversando in obliquo verso un evidente terrazzino (sosta, 30 m, IV oltre la paretina). Si traversa la liscia placca verso destra in vertiginosa esposizione sulla valle sottostante (IV+, 5 m) per imboccare il filo della cresta che si segue per 10 m fino ad una roccetta che va superata verso sinistra in orizzontale (III). Qui terminano le difficoltà, si segue la traccia di sentiero e le ultime roccette (I e II) che piegando vero destra portano in vetta (ore 4,00 dall´attacco; tempo variabile a seconda dell´affollameno).
Si scende percorrendo la traccia segnata a bolli rossi che scende ripida fino a dei blocchi che formano una galleria, si passa oltre per trovare i chiodi di discesa in doppia e ci si cala fino al sentiero, poco a monte dell´attacco. Per questo si ritorna al rifugio (ore 2,00 dalla vetta).
Roccia sempre ottima tranne nel canalino che è cosparso di detriti e richiede attenzione. Lungo la via qualche chiodo arrugginito. La cima è molto frequentata e ciò richiede attenzione per coordinarsi tra le cordate.
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