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Punta delle Laste dalla cresta finale. |
Regione: Trentino Alto Adige (Bolzano)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Ortles Cevedale Provincia: Bolzano Punto di partenza: Parcheggio alla fine della Val Martello (q. 2050 m) Versante di salita: SE Dislivello di salita: 1372 m - Totale: 2744 m Tempo di salita: 4-5 h - Totale: 7-8 h Periodo consigliato: luglio - ottobre |
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La Punta delle Laste è una facile cima che per la sua posizione strategica consente di avere un panorama fantastico sulle montagne del settore nord-est del gruppo dell’Ortles-Cevedale, (Ortles e Gran Zebrù sono i prim’attori). L’intinerario alla cima è segnalato, tuttavia, nella parte alta, puo’ essere perso in caso di nebbia o di neve che ne copre i segnavia. Il percorso e la cima sono comunque sempre evidenti ed intuitivi.
Dal parcheggio si ripercorre a ritroso la strada che sale dalla Val Martello e dopo circa 200 mt. Si prende a sinistra una stradina che porta, poco dopo, alla malga Borromeo. Subito dopo la malga parte a sinistra il sentiero N.20 che prende quota nel bosco di larici e dopo aver attraversato alcune prese d’acqua e un ponticello sul fondo della valle di Peder, incrocia il sentiero che sale dalla malga Peder (ore 0,30). Ora si gira a sinistra e si segue il sentiero che si inoltra nella valle di Peder, prima alla destra del torrente, poi alla sua sinistra. Si arriva così ad un pianoro chiamato Piano dello Scudo dove si trovano i ruderi della Capanna dello Scudo, a quota 2420 mt. (ore 1,20).
Da qui si lasciano a destra le segnalazioni per il Passo dello Scudo e si risale a sinistra una morena erbosa che poi si segue al suo apice verso destra e, sempre su sentiero segnalato, si arriva ad un laghetto (2664 mt). Ora il sentiero s’inerpica su un pendio che si fa’ via via più ripido arrivando ad un ampia conca piana (ore 2,30-3,00) dalla quale parte l’ultima e più ripida parte del percorso. Si attraversa la conca puntando ad un canalone che scende diretto dalla cima e percorrendolo nel mezzo all’inizio, e costeggiandolo poi a sinistra si arriva, con molti zig-zag alla cresta pianeggiante. La cima si trova a destra ed è segnalata da un grande ometto in pietra. Splendido il panorama: a nord la Vertana e l’Angelo Grande, ad ovest Cevedale, Gran Zebrù, Zebrù e Ortles, ad sud Gioveretto, Sternai, Punta Martello e cime Venezia, ed est Punta dello Scudo, Punta Peder e costiera di Lasa. Merita, prima di scendere per lo stesso itinerario della salita, percorrere verso ovest la facile cresta per raggiungere il pulpito dal quale si può ammirare l’abitato di Solda attorniato dai suoi giganti (Gran Zebrù, Zebrù e Ortles).
Come per la salita.
Intinerario poco frequentato e che si sviluppa in un ambiente selvaggio e solitario, da percorrere anche a stagione inoltrata (neve permettendo) o in primavera con gli sci (scialp.).
L’ometto di pietra della cima. | La cima con l’ultima parte del percorso (canalone). | Panorama verso Gran Zebrù e Ortles. |
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