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Il Similaun in primavera visto dalla Punta di Finale |
Regione: Trentino Alto Adige (Bolzano)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Altissima Provincia: Bolzano Punto di partenza: Vernago in Val Senales (q.1711 m) Versante di salita: S-W Dislivello di salita: 1886 m - Totale: 3772 m Tempo di salita: 7,00 h - Totale: 12,00 h Periodo consigliato: estate |
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Il Similaun è la più famosa cima della Val Senales, soprattutto per l’incredibile ritrovamento, nelle vicinanze, della celeberrima Mummia del Similaun, ma anche per la relativa facilità di salita, per il panorama stupendo e per l’altitudine elevata. Il luogo di ritrovamento della Mummia è facilmente accessibile partendo dal rifugio Similaun e si trova nei pressi del Giogo di Tisa, poco sotto alla Punta di Finale. Il confortevole rifugio (privato), che è situato a quota 3019 m. sul Giogo Basso, è utile per spezzare in 2 giorni l’ascesa alla cima, il cui dislivello complessivo è notevole.
Raggiunto il paese di Vernago, in Val Senales, a quota 1711 m., si lascia l’auto in uno dei parcheggi in riva al lago omonimo, e si prende una strada sterrata che parte dove la strada principale fa una curva a sinistra e ripidamente porta verso il Maso di Tisa (segnavia N.2 – indicazioni per il Rif. Similaun). Superato il maso la strada diventa sentiero che si inoltra nella valle di Tisa in direzione del Giogo Basso (3016 m.). Man mano che si procede, il sentiero si fa’ più ripido fino a superare con corti zig zag, l’ultimo salto che ci porta al passo (Giogo Basso), dove sorge, sulla sinistra, il Rifugio (ore 3,30-4,00).
Dal Rifugio, si punta verso est, in direzione del ghiacciaio che scende dalla nostra cima. Si monta quindi sul ghiacciaio, attraversandolo dapprima verso nord, poi ,aggirando una zona più crepacciata, si fa’ un’ampia curva verso destra, puntando dritti verso la cresta che scende dalla cima. Raggiunta la cresta nevosa, la si percorre facilmente fin sulla cima dove ci attende una grande croce metallica e il libro di vetta (ore 3,00 dal Rifugio) .
Come per la salita.
L’attraversamento del ghiacciaio generalmente non presenta problemi di orientamento grazie alle ben evidenti tracce di passaggio, ma può essere pericoloso a causa dei crepacci che a seconda dell’innevamento possono essere più o meno evidenti. I ramponi possono diventare indispensabili nella cresta finale, quasi sempre ghiacciata e a volte piuttosto affilata.
Sul ghiacciaio sotto la cima | Sulla cresta finale | Panorama verso il gruppo delle Cime Nere. |
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