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![]() La cima con l’approssimativo percorso di salita e discesa dal bivacco Perugini |
Regione: Friuli Ven. Giulia (Pordenone) ![]() Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Dolomitiche - Gruppo Clautani Provincia: Pordenone Punto di partenza: Parcheggio Rif. Pordenone (q. 1150 m) Versante di salita: SE Dislivello di salita: 1300 m - Totale: 2600 m Tempo di salita: 3,30 h - Totale: 6,00 h Periodo consigliato: estate |
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In realtà noi in salita abbiamo percorso la via dei primi salitori (Koegel-Both) e casualmente una variante un po’ più difficile. Quella che oggi si considera via normale l’abbiamo percorsa in discesa. La posizione di questa cima, esattamente di fronte al Campanile, la rende luogo ideale per splendide foto sulla Val Montanaia e le cime circostanti.
Dal parcheggio del rif. Pordenone si sale per il frequentatissimo sentiero 353 al rinnovato bivacco Perugini (acqua, poca, poco dopo) e successivamente per ghiaie in ultimo ripide e mobili alla forc. Montanaia.
Dalla forcella un terrazzino con ometto verso destra (guardando il Campanile) indica l'attacco della via. Si sale inizialmente per roccette e detriti fino ad una cengia con 2 chiodi. Subito sopra si trova il passaggio più difficile, una fessura sulla sinistra (possibile salire anche la paretina di destra) di circa 5 m (III°); buona sosta pochi metri sopra sulla sinistra. Si continua per tratti di II° discontinuo e un canalino detritico (occhio ai sassi) fino ad un intaglio con successiva breve paretina (III°); chiodo alla fine. Si continua a salire seguendo gli ometti fino ad una buona cengia che gira in versante rif. Padova da cui per gradoni di II° alternati a sfasciumi si raggiunge la cresta ed in breve la cima con un piatto lastrone.
Dalla cima si procede esattamente nel versante opposto alla salita (dalla cima si vede in questo lato una sosta con cordino azzurro su un blocco); ci si cala prima per una paretina di II° e rocce mobili fino ad un intaglio (possibilità di assicurare questo tratto su dei blocchi sotto la cima) da cui con breve movimento di III° o scendendo di mezzo metro (più facile) si raggiunge in breve la sosta vista dalla cima. Dal cordino si deve scendere un canalino franoso di circa 40 m (attenzione ai sassi che inevitabilmente colpiranno chi sta sotto!); possibile farlo assicurati dall'alto alla sosta di prima. Sceso questo ci si deposita su un catino di ghiaie dove per facili canalini e brevi saltini ci si trova dopo poco ad una tacca erbosa che segna la fine della via. Dalla tacca per ghiaie al biv. Perugini e al punto di partenza.
Come la maggior parte delle vie normali negli Spalti e nei Monfalconi la roccia non è delle migliori. Prestare attenzione e portare il casco!
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In salita alla prima cengia, alle spalle la Croda Cimoliana | Sulla cima | Il canale della via normale in discesa |
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