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Cima e percorso di salita |
Regione: Lombardia (Brescia)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Adamello Provincia: Brescia Punto di partenza: Rif. De Marie al Volano (q. 1420 m) Versante di salita: NE Dislivello di salita: 1015 m - Totale: 2030 m Tempo di salita: 3,15 h - Totale: 6,00 h Periodo consigliato: maggio - ottobre |
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Si risale la Vallecamonica e superato l’abitato di Breno si prosegue fino al bivio con Cimbergo. Qui, a sovrastare l’abitato e la Valle, sorgono le vestigia di una fiera rocca che fu teatro di scontri fra Guelfi e Ghibellini, testimone di acerrime lotte di potere, fu fatta abbattere come molti altri castelli e fortificazioni camune dalla Serenissima Repubblica di Venezia; se ne possono ancora ammirare i bastioni e il perimetro murario. Da qui lo sguardo si protende sino alla cima rocciosa, appuntita e larga che per la sua particolare conformazione è da sempre denominata Badile. Nadro, paese limitrofo, è punto d’accesso della Riserva Regionale delle Incisioni Rupestri di Ceto - Cimbergo - Paspardo, con Museo archeologico dotato fra l’altro di laboratori di archeologia sperimentale. Da Cimbergo si seguono le indicazioni per il Rifugio De Marie al Volano. Si entra così nel Parco Naturale dell’Adamello. Si risale per una ripida strada che costeggia il torrente Re di Tredenus e, superato un gruppo di cascine, si giunge dopo una decina di minuti ad un parcheggio proprio dietro un capitello sulla destra; è sconsigliato procedere oltre con una normale autovettura. Con un fuoristrada è possibile proseguire sino al rifugio.
Lasciata l’autovettura in 15 min circa si giunge al Rif. de Marie, posto a quota 1420 m. Grazioso alberghetto situato nella bellissima conca del Volano, incorniciata dalle frastagliate cime del Tredenus, (dove si scorge, piccolo punto rosso, il bivacco Macherio, raggiungibile in 4 ore - dal rifugio si tiene la sinistra) e dal profilo inconfondibile del Pizzo Badile Camuno. Una freccia con tempo di percorrenza (2,45 h) indica la direzione. Dal rifugio si prende a destra; si attraversa un torrente e una radura attrezzata per i pic-nic per poi proseguire nella vegetazione di ontani e rododendri (per circa 45 min).
Tenendo sempre la destra si incontra una freccia che indica la direzione e il tempo di percorrenza (2 h). Ora il sentiero incomincia a salire ripido, intervallato ogni tanto da tratti rocciosi superabili grazie ad appigli naturali. Giunti presso tre superbi abeti il sentiero piega a sinistra in piano e aggira un dorso roccioso. Si prosegue quindi di nuovo per un breve tratto in salita dirigendo poi a sinistra lungo un dosso roccioso un po' esposto. Il sentiero sale di nuovo ripido sino ad una ripida lastra rocciosa fessurata attrezzata con una catena metallica che ne agevola la risalita e un successivo più lungo pendio roccioso con catena a penzoloni. Raggiunta la selletta alla sua sommità si prosegue verso sinistra fino ad arrivare sotto la parete Nord Ovest del Pizzo. Da qui il panorama superbo spazia su tutta la sottostante conca del Volano e la bassa e media Vallecamonica. Partendo da un piccolo bivacco scavato nella roccia il sentiero, esposto, prosegue per un breve tratto a sinistra lungo una cengia che taglia orizzontale sotto la parete finale della cima fino all'inizio della scalata vera e propria. La salita finale (circa 30 minuti) è emozionante. Imbragatura, corda e caschetto sono d'obbligo; in particolare il caschetto stante la friabilità della roccia che espone al rischio di cadute di sassi, soprattutto in presenza di altri escursionisti. A picco sulla malga sottostante, con la suggestione di 1000 metri di dislivello, la via, attrezzata da una lunga corda metallica, sale dapprima diritta lungo rocce erbose poi piega a destra lungo un passaggio obliquo sino a uno spuntone roccioso superato il quale si prosegue diritti sino a raggiungere una lunga fessurazione della parete che divide in due il Pizzo. Piegando verso destra si percorre l'ultimo tratto e finalmente si raggiunge la rocciosa cresta sommitale. Seguendo verso sinistra per pochi minuti la dorsale si passa per la Madonnina di vetta, e poco oltre, si raggiunge la piccola croce di vetta.
Come per la salita
Dalla cima del Pizzo Badile la vista è spettacolare e spazia a 360° dai granitici pilastri delle vette dei Tredenus alla sagoma schiacciata del Lago d’Iseo, alla Presolana; dal dolomitico massiccio della Concarena ai più distanti Disgrazia e Bernina di cui si scorge l'imponente ghiacciaio. Volgendo lo sguardo a est ecco apparire il Pian di Neve e il maestoso Monte Adamello.
Aggiornamento del 08/07/2017: il tratto attrezzato è stato completamente rinnovato nel 2016 ed è ottimamente attrezzato di solida e continua fune metallica.
La cima dai pressi della partenza | Lungo la via ferrata | La madonnina di vetta |
Ultime 20 scalate...
Elenco delle scalate... |
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