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La via di salita lungo la cresta |
Regione: Veneto (Verona)
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Venete - Gruppo Monti Lessini Provincia: Verona Punto di partenza: San Giorgio (q. 1494 m) Versante di salita: S-SE-SW Dislivello di salita: 368 m - Totale: 736 m Tempo di salita: 2,00 h - Totale: 3,00 h Periodo consigliato: tutto l´anno |
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Questa cima è la più alta dell´altopiano lessinico, ed è posta al margine superiore di esso, proprio sul confine con il Trentino. A nord è delimitata dalla Val di Ronchi, mentre ad est è presente la Val d´Illasi, sia a sud che a ovest si espande l´altopiano della Lessinia. Gode di una posizione particolarmente favorevole, per quanto riguarda il panorama, essendo la più alta. Si possono, quindi osservare molti gruppi montuosi tra cui quello del Carega, il Monte Zevola, la catena del Monte Baldo e molte altre montagne delle alpi (Brenta, Adamello, Presanella etc.) oltre ad un ottima visione dell´intero altopiano. Il versante ovest, sud-ovest presenta dei pendii mai troppo ripidi e con una buona vegetazione, mentre i versanti nord, nord-est sono molto impervi e inaccessibili per la folta presenza di mughi. Questa via normale non presenta particolari difficoltà, vista la sua brevità e l´ambiente in cui si svolge, per questo motivo diventa un´interessante via invernale, prestando particolare attenzione ad alcuni punti dove possono esserci delle valanghe.
Da Bosco Chiesanuova si seguono le indicazioni per San Giorgio (nota località turistica invernale dove sono presenti molti impianti di risalita e piste da sci) una volta raggiuntolo, si parcheggia nei pressi di un grande parcheggio dove sono presenti le indicazioni dei sentieri.
Dal parcheggio si imbocca una mulattiera segnata con il numero 287 che percorre il fondo del vallone fino ad inerpicarsi sul fianco destro (orografico) raggiungendo Passo Malera posto a 1727 m in 40 minuti di facile cammino. Dal passo si segue un´evidente traccia, non segnata però con la segnaletica CAI, che sale sul filo di cresta dove la visuale inizia ad aprirsi. La traccia passa poi sul versante est e segue l´intera cresta sino ad arrivare a Cima Trappola, dove sono presenti un´antenna e un palo che ne determinano la sommità.
Dalla cima è possibile fare la stessa via di salita, oppure prendere una traccia tra i mughi che scende verso nord-ovest e in poco tempo conduce sul fondo del vallone. Si segue poi la traccia che scende nel vallone, dove si incontra anche una dolina carsica denominata "Buso del Valon" profonda 48m, e in poco più di un´ora si ritorna al punto di partenza.
Si tratta di un´ escursione facile che comunque acquisisce un fascino particolare nella stagione invernale, quando si può effettuare con gli sci o le ciaspole, naturalmente la difficoltà sarà maggiore e i tempi saranno più lunghi tenendo conto sempre del pericolo valanghe.
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