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La cima, vista dal bacino glaciale sottostante |
Regione: Trentino Alto Adige (Bolzano)
Alpi e Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Retiche - Gruppo Palla Bianca Provincia: Bolzano Punto di partenza: Vernago (q. 1710 m) Versante di salita: E Dislivello di salita: 1800 m - Totale: 3600 m Tempo di salita: 5,30 h - Totale: 8,30 h Periodo consigliato: estate |
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Splendida cima sovrastante la Val Senales, di comoda raggiungibilità grazie all´elevato Rifugio Similaun. Essa permette anche all´escursionista esperto non alpinista di avvicinarsi ad un superbo 3000 del crinale di Senales, esattamente sul confine tra Austria e Italia, da dove si può godere di un panorama eccezionale sulle lunghe vedrette che scendono verso nord e sulle imponenti cime quali Palla Bianca e Similaun.
Dalla diga di Vernago (parcheggio) parte la comoda strada asfaltata che sale fino al Maso Tisa (q. 1814 m) la quale diventa quindi un facile sentiero. Si sale inizialmente per un suggestivo boschetto di larici che presto si dirada per lasciar posto ad una brulla brughiera di inclinazione moderata che si dilunga per tutta la vallata fino agli sfasciumi dei monti sovrastanti. Si svolta quindi a destra e si sale per la franata con strette svolte: con alcuni passaggi un poco angusti e con l´aiuto di qualche corda fissa, si vince il salto che precede il Giogo Basso, dove ha sede il Rifugio Similaun (q. 3016 m).
Dal Rifugio Similaun parte il sentiero 2A che risale la cresta ad est, la quale nel primo tratto presenta qualche passaggio scabroso facilitato però da alcune corde fisse: in un punto in particolare, si discende di una trentina di metri, in quanto il crinale è molto aguzzo ed esposto. Superata la tratta impegnativa, si risale lungamente per pendio morenico e alcuni residuati di vedrette fino al famosissimo luogo dove è stato trovato l´Uomo del Similaun, contrassegnato da una grossa piramide di sassi (q. 3210 m). Seguendo ora unicamente gli "ometti", si perviene ad un bacino superiore dove troviamo un colorato laghetto di fusione, appena sotto la vetta. Da qui comincia la cresta Est (da non confondere con la cresta Nord-Est, poco più in là, con difficoltà su roccia di III grado, ma ingannevolmente più invitante) che si risale faticosamente su materiale di sfacelo. La via si restringe sempre più e la salita si fa parecchio impervia con dei passaggi di I superiore, uno in particolare un pò esposto, fino al congiungimento con l´altro crinale. Ora si percorre la cresta sommitale praticamente pianeggiante, ma molto stretta ed esposta, fino alla croce di vetta (q. 3514 m).
Come per la salita. In altrenativa, si può discendere verso il Rifugio Bellavista, traversata solo per alpinisti in cordata.
Splendida salita non difficile ma da non sottovalutare per via della quota e dell´esposizione in cresta. Panorama favoloso su Palla Bianca, Similaun e Cime Nere con relative vedrette.
La croce di vetta | Il Rifugio Similaun | Il luogo di ritrovamento dell´Uomo del Similaun |
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