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Regione: Friuli Ven. Giulia (Udine)
Alpi e Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Carniche - Gruppo Catena Carnica Provincia: Udine Punto di partenza: Passo Pramollo (q. 1528 m) Versante di salita: N Dislivello di salita: 1350 m - Totale: 2000 m Tempo di salita: 5,00 h - Totale: 9,00 h Periodo consigliato: estate - autunno |
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Bella cima solitaria e panoramica, posta a E di Pontebba. Tutta la montagna era fino a 10 anni fa zona militare, e quindi invalicabile, in quanto sulla cima si trovava una stazione radar della NATO. I sentieri un tempo esistenti sono andati persi, l´unica traccia rimasta (usata dai cacciatori) è quella della via normale da N.
Dal Passo Pramollo (q. 1528 m), una lunga pista forestale (CAI 504) porta nei pressi di Sella Barizze (q. 1503 m - 1,00 h); da qui si svolta a sinistra, raggiungendo dopo 0,30 h la Forcella di Monte Cerchio (q. 1697 m), dalla quale si vede in lontananza la sagoma del Monte Scinauz. Si prosegue passando per i ruderi di Malga Cerchio, rasentando Punta Lonas (q. 1743 m), quindi si scende fino alla Malga Biffil (q. 1625 m - 2,30 h dalla partenza).
Dalla Malga Biffil, senza indicazioni si scende nel valloncello sottostante, quindi si risale per prati tenendosi sulla destra al limitare del bosco. Una volta raggiunta la spianata sommitale, si prosegue su visibili tracce, sempre mantenendosi sui prati, fino a trovare dei bolli rossi posti sui primi pini del bosco. Da qui in poi, la traccia, più o meno agevole, è sempre segnalata; nel primo tratto, qualche frana richiede attenzione nel passaggio. Raggiunto il ripido ghiaione del Rio degli Uccelli, lo si attraversa e si prosegue a destra risalendo un largo canalone posto a NNW tra roccette dirupate e mughi (attenzione, oltre ai bolli rossi, anche agli ometti). Superati vari terrazzamenti, si giunge in un grande ghiaione che anticipa la parte finale della salita; qui i bolli sono molto sbiaditi e dapprima si segue intuitivamente la via che risale un canalino sull´estrema destra per una trentina di metri, poi si attraversa una larga cengia a sinistra. Superata l´ultima paretina, si raggiunge la cresta invasa dai pini mughi ed, in breve, la vetta (2,30 h dalla Malga Biffil).
Come per la salita.
Interessante è la visita alle costruzioni e attrezzature militari rimaste in loco e perfettamente conservate, come anche la stazione di arrivo della funivia ad unica campata, che era l´unico mezzo per giungere in cima.
La cima del Monte Scinauz | La Malga Biffil |
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