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Le impervie bastionate della parete SE |
Regione: Molise (Isernia)
Alpi e Gruppo: Appennini - Appennino Meridionale - Gruppo Le Mainarde Provincia: Isernia Punto di partenza: Parcheggio di Colle Rotondo (q. 1020 m) Versante di salita: S-SW Dislivello di salita: 780 m - Totale: 1560 m Tempo di salita: 2,00 h - Totale: 3,30 h Periodo consigliato: tutto l'anno |
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Il Monte Marrone è una delle principali culminazioni delle Mainarde molisane; la sua imponente e rocciosa parete E è ben visibile dal versante isernino anche da elevate distanze.
Dal centro abitato di Castelnuovo al Volturno (fraz. di Rocchetta al Volturno, IS) si seguono le indicazioni per Monte Marrone (segnaletica turistica); la strada scende per aggirare a S il Monte Castelnuovo, sulle cui pendici sorge lo stesso centro abitato, quindi sale con una lunga serie di tornanti fino ad un ampio parcheggio sterrato con annessa area attrezzata per picnic ed una fonte-abbeveratoio in pietra (q. 1020 m circa - il manto stradale è piuttosto dissestato, prestare attenzione).
Dal parcheggio si segue la strada asfaltata, che dopo un tornante si tramuta in una comoda ed ampia carrareccia che risale la faggeta di Colle Rotondo. Procedendo in moderata salita, si raggiunge un piccolo slargo dove sorge una fonte-abbeveratoio con annessa statuetta della Madonna (q. 1190 m - 0,20 h); quindi si torna sulla carrareccia, risalendo la Valle Viata con ampi tornanti, costantemente immersi nel bosco. All´incirca a q. 1280 m si passa accanto ad un´altra fonte-abbeveratoio con annesso monumento commemorativo; da qui in poi si avanza sulla via sterrata fino al termine del bosco (q. 1740 m). Dal pratone la vetta è ben visibile sulla destra (ESE), mentre a W la visuale è occupata dalla mole del Monte Mare; gli ultimi 65 m di dislivello si superano senza difficoltà procedendo sulle tracce che terminano ai piedi della grossa croce metallica.
Come per la salita.
Itinerario privo di difficoltà tecniche e di orientamento, classificato E solo per il consistente dislivello che richiede un discreto impegno fisico.
Un po´ monotono il percorso nel bosco; splendido, invece, l´affaccio sulla verticale parete E ed il colpo d´occhio sul basso Abruzzo e l´alto Molise, con i rocciosi rilievi minori delle Mainarde ed i vari laghi artificiali.
Questa montagna fu lo scenario di un´importante combattimento della II Guerra Mondiale: nel 1944 gli Alpini del Battaglione Piemonte scalarono gli aspri e quasi verticali canaloni della parete E, conquistando di sorpresa la vetta, sbaragliando le truppe tedesche e resistendo a tutti i contrattacchi. La via di salita da essi tracciata, dopo opportuni adattamenti ed interventi di manutenzione, è tuttora percorribile (diff. EE).
L´evidente tratto di salita da q. 1740 m alla cima |
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