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![]() La Corna Mara, da E |
Regione: Lombardia (Sondrio) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Bernina Provincia: Sondrio Punto di partenza: Alpe Mara (q. 1749 m) Versante di salita: E Dislivello di salita: 1130 m - Totale: 2260 m Tempo di salita: 3,30 h - Totale: 6,30 h Periodo consigliato: estate - inizio autunno |
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Bellissima piramide con una struttura di creste complessa. Si trova a NE di Sondrio sulla catena che dal Pizzo Scalino si stacca verso SSW e che delimita ad W la Val di Togno e la Valle Painale. La comodità d’accesso, la facilità della salita e lo splendido panorama, la rendono una meta molto frequentata. La via più facile per raggiungere la vetta si svolge lungo la cresta E, che ha origine alla Bocchetta del Torresello, ma più che di una cresta si tratta di un largo pendio di rocce accatastate elementari.
Da Sondrio si sale a Colda e si prosegue fino al paese di Montagna in Valtellina. Giunti ad un semaforo si svolta a sinistra, per il centro di quest’ultima località e si seguono le indicazioni per Carnale e S. Giovanni. Dopo alcuni tornanti si arriva nella parte alta del paese e ad un bivio si tralascia la strada che verso destra sale anch’essa all’Alpe Mara passando da S. Maria Perlungo e si prosegue invece a sinistra. La strada sale con numerosi tornanti e raggiunge S. Giovanni. Qui si svolta a destra, verso Bedola e poi si sale a Scessa (q. 1272 m), dove termina l’asfalto. Si prosegue ora con cautela lungo la stradina sterrata, il fondo non è in buone condizioni ma è comunque percorribile dalle normali automobili. Dopo aver superato numerosi tornanti, questi fortunatamente con il fondo cementato, si raggiunge l’Alpe Mara (q. 1749 m). Quando la stradina inizia una discesa, sulla destra si potrà notare un cartello indicatore e una pista che ben presto diventa sentiero e che rappresenta una scorciatoia fra i tornanti della stradina. Questo sentiero non è però sempre evidente e i segnali sono vecchi e sbiaditi, conviene raggiungere il rifugio per la comoda stradina. Con l’autovettura scendiamo quindi ad un vicino spiazzo, dove c’è il torrente e una bacheca con la carta dei sentieri e parcheggiamo (posti limitati). Da qui in avanti sulla stradina vige il divieto di transito per i veicoli non autorizzati.
Dopo aver guadato il torrente si prosegue lungo la stradina. Ad un primo tornate si tralascia un’altro sentiero per il rifugio Gugiatti che si stacca sulla sinistra e proseguendo invece lungo la pista si riattraversa il torrente e si passa vicino ad una grande stalla, la casera di Mara. Si entra poi in un bosco di conifere, la stradina compie un altro tornante e poco dopo esce all’aperto. Nel prosieguo, circa 200 m dopo essere usciti dal bosco, si raggiunge un trivio sulla destra, davanti ad una presa dell’acqua. Qui si abbandona la stradina principale per il Rifugio Gugiatti-Sertorelli e, seguendo le indicazioni del cartello che riporta la Bocchetta di Mara a 0.30, si sale lungo la pista che si stacca sulla destra, di fianco a quella principale. Dopo un’ampia curva sulla destra la pista raggiunge, in località Zocche, una baita isolata (q. 2150 m) (vedi prima immagine di dettaglio), dove termina. Una ventina di metri sopra la baita ha inizio una traccia di sentiero segnalato che sale verso sinistra e poi prosegue lungo i pendii erbosi soprastanti, fino a raggiungere l’ampia sella della Bocchetta di Mara (q. 2342 m).
Da questa sella si scende brevemente sul versante opposto (est), raggiunto da una stradina sterrata che non sale però al valico. In prossimità di un grosso monolite iniziano dei segnali che presumo conducano alla Bocchetta del Torresello, traversando la vasta distesa di ganda che occupa le pendici SE della Corna Mara (come riportato dalla carta dei sentieri esposta nella bacheca alla partenza). Allo scopo di evitare la distesa di ganda, l’alternativa da me seguita prevede invece di scendere lungo la stradina per circa 5 minuti, perdendo circa 60/70 m di dislivello, fino ad una presa dell’acqua (vedi seconda immagine di dettaglio). Qui si abbandona la stradina e si sale sul prato, in direzione della verticale di vetta della Corna Rossa (Cime di Rogneda). Ben presto si trova una traccia di sentierino segnalato che risale i pendii erbosi e poi volge verso sinistra, in direzione della Bocchetta del Torresello. Il percorso è evidente e se si perdono le tracce si può tranquillamente proseguire a vista. Le tracce segnalate aggirano alcuni pendii erbosi e conducono ad una breve colata di ganda, sotto il valico citato (vedi immagine principale). Un sentiero, ora ben marcato, risale un ripido pendio erboso e conduce infine alla Bocchetta del Torresello (q. 2580 m). Siamo ora alla base della cresta E della Corna Mara. Da qui si sale un primo pendio di sfasciumi ed erba, segue poi un tratto erboso meno ripido ed infine le facili rocce accatastate del pendio finale, fino a raggiungere la grande croce di vetta.
Come per la salita.
Nota 1
Questo itinerario è in effetti il percorso che ho seguito in discesa nella traversata della montagna, vedi relazione: Corna Mara - cresta W.
Nota2
Il Rifugio Gugiatti-Sertorelli non rimane sull’itinerario di salita, ma è facilmente raggiungibile in circa 10/15 minuti di cammino sulla stradina che abbiamo abbandonato al trivio. Il rifugio è incustodito e chiuso, le chiavi sono disponibili presso la sezione del CAI valtellinese a Sondrio.
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In località Zocche, la baita (q. 2150 m) | Dove si abbandona la stradina, versante E della B.tta di Mara | La parte finale della cresta E |
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