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Il Monte Mars e la Cresta dei Carisey. A destra il Dado. |
Regione: Piemonte (Biella)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Pennine - Gruppo Prealpi Biellesi Provincia: Biella Punto di partenza: Oropa Sport (q. 1870 m) - Oropa (Biella) Versante di salita: SSW Dislivello di salita: 900 m - Totale: 1800 m Tempo di salita: 5,30 h - Totale: 7,30 h Periodo consigliato: estate |
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Visibile fin dalla pianura, il Monte Mars è la cima più alta del comprensorio di Oropa, spiccando lungo la linea di cresta che dalla Colma di Mombarone corre fino al Monte Rosa. Collocate tra la pianura piemontese, la bassa Valle d’Aosta e la valle di Gressoney, le Alpi Biellesi sono un piccolo mondo alpino a sè stante, tuttavia non una realtà fuori dal mondo: i sentieri sono ben segnalati e molte vie di roccia, grazie ai recenti interventi delle guide alpine del gruppo Tike Saab, sono modernamente attrezzate. Ciò nonostante se si escludono alcune zone, come la conca del lago Mucrone raggiunta dalla funivia, non sono montagne affollate. Anzi, spesso capita di percorrere itinerari molto belli in grande solitudine, godendo di bellissimi panorami. L´ itinerario proposto risale la cresta SSW del Monte Mars, La Cresta dei Carisey, una “super-classica” di queste montagne. Via abbastanza facile, II e III grado con un passo di III+/IV-, molto aerea e spettacolare, si svolge su roccia ottima (granito), in qualche tratto esposta ma attualmente ben protetta a spit distanziati di 6/7 metri, tiri senza soste ma eventualmente con numerose possibilità alternative di far sicura. Poco frequentata la si assapora in piena libertà.
Da Biella, uscita Carisio Autostrada A8 Milano- Torino, si raggiunge Oropa. Superato il Santuario, si parcheggia nel grande piazzale della funivia, con la quale si sale ad Oropa Sport, ove si può giungere anche a piedi in cira 1,30 ore.
Dalla stazione di arrivo, seguendo le indicazioni, ci si porta nei pressi del piccolo Lago del Mucrone (1902) e quindi alla Bocchetta del Lago (2026), aperta fra Monte Rosso (destra) e Mucrone (sinistra). Si perde una cinquantina di metri e con lunga traversata verso W (segnavia C11-Rifugio Coda) si supera il valloncello che scende dal Colle Chardon, ricominciando a salire a mezzacosta lungo l´ intero versante meridionale del Monte Mars. Oltrepassato l’attacco della via Innominata (AD+), che si incontra dopo uno sperone roccioso protetto da una vecchia catena e un recente corrimano, una serie di tornanti porta sotto al rifugio Coda. Si lascia a sinistra il sentiero per il Rifugio, e tenendosi a destra si raggiunge in breve il Colle Sella (2240), dove passa il tracciato dell’Alta Via delle Alpi Biellesi. Dal colle, piegando a destra e aggirando a sud un modesto spuntone roccioso, si raggiunge l’intaglio dell’attacco. Inizialmente ci si tiene sul filo o poco sotto, a destra, (II, un passo di III), superando alcuni dentini e qualche placchetta, sino a giungere in cima ad un salto, dal quale si scende per un camino attrezzato con corda fissa. Si sale poi una placca verticale ben appigliata (III), proseguendo lungo la cresta con qualche saliscendi fino ad una fessura obliqua da sinistra a destra. Superatala (III), si arriva sulla Punta Amici (m 2338), oltre la quale la cresta diviene pressochè orizzontale. La si segue traversando su placche con percorso aereo piuttosto esposto sinché non si raddrizza a formare una sorta di dosso, poco sotto al quale si trova una sosta di calata. Saltando la sosta, ci si porta alla base del dosso, rimontandolo a destra a prendere lo spigolo che si scala con passo esposto (III), pervenedo alle placche sovrastanti. Le si risale interamente (II+) e una volta al culmine, si effetta una breve doppia per discendere un ostico passaggio, detto "Inginocchiatoio", sebbene non ci si debba affatto inginocchiare. Ormai in vista del Dado, così chiamato per la sua particolare forma, superato un muretto (III), senza ulteriori problemi se ne raggiunge la base, affrontando il passo chiave della via che segue lo spigolo in mezzo al salto, prima lungo un diedro appena a sinistra e quindi sullo spigolo stesso (due spit ravvicinati). Volendo è possibile salire la fessura poco a sinistra con difficoltà di V-, però sprotetta. Dal Dado, si prosegue in discesa lungo la cresta, ora più facile e abbattuta, passi di II, arrivando ad un colletto dove si incrocia L´ Alta Via delle Alpi Biellesi percorsa dalla Via Normale (v. relazione). Proseguendo nello stesso senso di marcia, si sale duramente tra erba e roccette (alcuni canaponi) alternando tratti in traverso anche esposti ad altri più ripidi. Quindi, un´ ultima cresta di pietrame e si è in vetta (un´ ora dal colletto).
Dalla cima ci si tiene sul lato meridionale della cresta est (segnavia D23), raggiungendo un colle erboso, per poi salire alla quota 2431 e quindi, continuando ad abbassarsi lungo il versante meridionale della cresta, si arriva alla conca sassosa (2195) sotto il colle Chardon, che separa il Monte Mars dal Monte Rosso (alcune corde fisse nella parte alta). Traversando in piano verso sud est si raggiunge il colle (2200 ca), dove si trova il minuscolo Laghetto del Monte Rosso, dal quale si scende in direzione dell´ ormai visibile conca del Lago Mucrone, raggiungendo l’ampio sentiero percorso all´ andata in prossimità di una piccola costruzione in cemento, da cui in breve alla stazione della funivia (ore 2).
Cresta entusiasmante, sicura per quanto aerea ed esposta, termina sul Dado, così chiamato per la sua forma. Per chi non desiderasse salire alla vetta del Mars, è possibile una volta al colletto, scendere sulla sinistra un tratto attrezzato e quindi tornare al Passo Sella lungo l´ Alta Via, traversando sotto la Cresta dei Carisey stessa (v. relazione via normale).
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