Piz Blas - 3019 m

Escursione poco frequentata, in gran parte fuori traccia, percorre la cresta che verso E tocca Pizzo Tanelin (2847), Piz Denter(2956), Bocchetta del Blas (2889) ed infine il Piz Blas, che simile ad un corrno balza fuori dalla più lineare dorsale tra Lucomagno e Gottardo. Ambiente impervio e selvaggio fanno da cornice ad un´ ascensione di notevole soddisfazione, tutta da leggere ed interpretare.

Da Milano autostrada dei laghi per Como-Chiasso. Superata la dogana, si prosegue in direzione S. Gottardo, uscita Biasca. quindi cantonale Val di Blenio-Lucomagno con la quale si raggiunge il passo, parcheggiando nel piazzale antistante l´ Ospizio.

Dal piazzale si imbocca la pista che a sinistra costeggia il lago di Santga Maria terminando con un secco tornante che si abbassa alla riva. Poco sopra si scorgono i cartelli indicatori. Abbandonata la mulattiera per il Passo dell´ Uomo, si scende a destra ad attraversare il torrente su bel ponte, quindi si prosegue a sinistra per la Capanna Cadlimo. Attraversata la piana, il sentiero sale ripido tra fitta vegetazione, portandosi in quota per poi traversare lungamente ad un colletto con ometto all´ imbocco della Val Cadlimo. Si scende brevemente per proseguire a mezzacosta sopra al fiume traversando un paio di pietraie e pervenendo ad una piccola diga. Da qui, superato un alpeggio, con blande pendenze si continua lungo la Val Cadlimo con a destra in successione i Pizzi Rondadura, Blas, Denter e Tanelin, sino ad un pianoro con grande ometto. Si abbandona il sentiero segnalato, risalendo i pendii erbosi del Tanelin che si fanno man mano più ripidi. e trascurando la traccia orizzontale della Senda del Blas, che a mezza costa corre dalla Cadlimo al Pass Nalps, con un´ ultimo strappo su pietraia poco discosti dalle rocce a destra, si raggiiunge il Passo Vecchio E (2715), aperto fra il Tanelin e la Cima di Curnera (a sinistra), e separato da uno spuntone dal Passo Vecchio W (2737). Dal Passo Vecchio E si prosegue lungo la cresta WNW del Tanelin, che senza particolari difficoltà in una ventina di minuti conduce alla vetta (EE). Scesi al colletto successivo, si continua sulla cresta SW del Piz Denter che presenta subito un passaggio breve ma esposto (II+) su un paio di dentelli di quarzite bianca visibili già dal basso, quindi si prosegue sul filo, a tratti aereo, sino alla vetta, per poi nuovamente discendere tra blocchi e rocce allla Bocchetta del Blas. Ormai si è in prossimità della meta, mentre attorno il panorama è sempre più aperto, e con un ultimo sforzo ci si arrampica su per la pietraia che costeggia la cresta SW del Piz Blas , oppure per questa, a discrezione di ciascuno, raggiungendo infine la croce di vetta.

Dalla vetta si ritorna in prossimità della bocchetta, quindi verso sinistra per pietraia abbassandosi sino ad incrociare la Senda del Blas, non sempre visibile , con la quale si torna sotto al Passo Vecchio E, da cui per la via di salita. E´ possibile tuttavia, seguire la traccia in senso opposto fin sotto al Piz Rondadura, scendendo poi dalla normale di quest´ ultimo (v. relazione), oppure abbandonarla dopo un breve tratto, abbassandosi per ripidi erbosi, tra placconate e salti rocciosi che inframmezzano il pendio, raggiungendo il fondovalle ,e quindi il sentiero segnalato per la Cadlimo, poco a monte del piccolo alpeggio incontrato all´ andata (in questo caso è consigliabile studiare prima la via di discesa ,in piena vista durante la salita).

Itinerario percorso in solitaria dall´ autore in una fantastica giornata , che neppure il violentissimo temporale scatenatosi poco sotto la vetta durante la discesa imbiancando di grandine l´ intera montagna, ha potuto incrinare.

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