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La Cima Pescegallo dall´ omonimo lago. Evidenti i percorsi di avvicinamento e rientro. |
Regione: Lombardia (Bergamo)
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Alpi Orobie Provincia: Bergamo Punto di partenza: Pescegallo (q. 1454 m), Val Gerola Versante di salita: N Dislivello di salita: 900 m - Totale: 1800 m Tempo di salita: 4,00 h - Totale: 5,30 h Periodo consigliato: tarda primavera - inizio autunno |
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Bella piramide vista da nord, quotata ma non nominata sulle carte, la Cima Pescegallo presenta una grande parete incisa al suo centro da un gigantesco diedro lungo il quale e´ stata aperta una bella via con un discreto sviluppo (220 m) dal nome Fior di Montagna, che riprende quasi in toto una via classsica aperta da Eugenio Fasana e richiodata nel 1996.
Da Morbegno, sulla statale per Sondrio, si prende a destra per la Val Gerola che si risale interamente sino a Gerola Alta. Attraversato il piccolo centro, si prosegue seguendo le indicazioni sino a Pescegallo, parcheggiando nel grande piazzale della seggiovia.
Da Pescegallo, seguendo le indicazioni, si prende la sterrata, o più brevemente il sentiero segnalato, che verso E porta all´ omonimo lago (1865). Senza toccarne le rive, tenendosi alti sulla sponda occidentale, si punta direttamente all´ evidente diedro che incide la parete, raggiungendone la base per erba e sfasciumi. Di conserva, o con un tiro di corda, si superano le placche sottostanti (III), al cui termine si piega a sinistra entrando nel diedro, che da vicino assume le sembianze di un imponente, ripido canale. Sosta. Seguono tre bellissimi tiri (IV+), ottimamente chiodati, che ne risalgono interamente la faccia destra, usciti dalla quale su tracce si traversa in orizzontale a sinstra, portandosi sotto la cresta sommitale. Con altri due tiri sul filo o alla sua sinistra (III+ e III, qualche spit), la si rimonta sino al termine delle difficoltà, procedendo poi sul II per quanto ne rimane, percorrendola in conserva fino alla Madonnina di vetta.
Dalla cima si ridiscende un breve tratto di cresta erbosa sino a reperire sulla destra l´ imbocco di un ripido canale dove si trova la calata.Con una doppia di una trentina di metri, lo si discende, quindi per tracce, passando nei pressi di un torrione rossastro per pendii e gande si torna al lago, da cui a Pescegallo. E´ anche possibile effettuare una doppia di 60 metri direttamente dalla vetta, dopodichè per l´ itinerario precedente, oppure lungo la via normale del Monte Ponteranica Occidentale (v. relazione).
Proseguendo lungo la cresta, in poco tempo si può raggiungere la cima del Ponteranica Occidentale (q. 2370 m, v. relazione), che presenta una placchetta finale di II+ (PD).
Sul secondo tiro del diedro | Terzo tiro |
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